
Redazione RHC : 30 Gennaio 2024 07:08
Da “Law and Order” a “CSI”, per non parlare della vita reale, gli investigatori hanno utilizzato le impronte digitali come standard di riferimento per collegare i criminali a un crimine. Ma se un colpevole lascia impronte di dita diverse in due diverse scene del crimine, queste scene sono molto difficili da collegare e la traccia può perdersi.
È un fatto ben accettato nella comunità forense che le impronte digitali di diverse dita della stessa persona – “impronte digitali intra-persone” – sono uniche e quindi ineguagliabili, ma sembrerebbe che non sia proprio così.
I ricercatori della Columbia University e dell’Università di Buffalo hanno fatto un passo avanti nel campo delle scienze forensi. Hanno sviluppato un sistema di intelligenza artificiale in grado di collegare le impronte digitali della stessa persona lasciate su diverse scene del crimine.
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Gli scienziati hanno scoperto un database pubblico del governo statunitense contenente circa 60.000 impronte digitali. Questi dati sono stati inseriti in un sistema di intelligenza artificiale basato su Deep Contrastive Networks. Il sistema è stato addestrato per determinare se le impronte digitali appartenevano alla stessa persona o a persone diverse.
A volte le coppie di impronte appartenevano alla stessa persona (ma con dita diverse), a volte a persone diverse. La precisione di riconoscimento di una coppia di impronte digitali ha raggiunto il 77%. Quando sono state presentate più coppie di impronte digitali, la precisione è aumentata in modo significativo, aumentando potenzialmente l’attuale efficienza forense di oltre 10 volte.
I risultati dello studio hanno sollevato perplessità nella comunità criminologica. Nonostante il rifiuto iniziale della prestigiosa rivista Science Advances di pubblicare lo studio, il team ha raddoppiato gli sforzi e migliorato le prestazioni del sistema. Dopo ulteriori discussioni, l’articolo è stato accettato per la pubblicazione.
I ricercatori hanno scoperto che l’intelligenza artificiale utilizzava un nuovo tipo di marcatore forense basato non sulle “minuzioni” ma sugli angoli e sulla curvatura dei vortici e degli anelli al centro della stampa. Sebbene la precisione del sistema non sia ancora sufficiente per decidere formalmente un caso, si ritiene che possa aiutare a dare priorità all’elaborazione delle informazioni in situazioni ambigue.
La scoperta dimostra il potenziale dell’intelligenza artificiale in un campo consolidato ed evidenzia la possibilità di fare scoperte scientifiche utilizzando l’intelligenza artificiale, anche senza conoscenze specialistiche nel settore. Il team sottolinea l’importanza di ulteriori test e validazioni di questa tecnologia, tenendo conto delle potenziali distorsioni nei dati.
Redazione
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