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TikTok, SHEIN e Xiaomi sotto accusa: il caso del trasferimento illegale di dati in Cina

Redazione RHC : 19 Gennaio 2025 09:10

L’organizzazione per i diritti umani None of Your Business (noyb) ha presentato 6 denunce contro TikTok , AliExpress, SHEIN, Temu, WeChat e Xiaomi. Le società sono accusate di aver trasferito illegalmente i dati degli utenti europei in Cina, in violazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’UE (GDPR).

Noyb è specializzato nell’intraprendere azioni legali contro le aziende che violano i diritti degli utenti nei settori della trasmissione dei dati, del tracciamento online e della sorveglianza. Sono stati presentati reclami alle autorità di protezione dei dati in Grecia, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Austria per conto di utenti di questi paesi.

L’organizzazione sottolinea che le autorità cinesi raccolgono e trattano i dati dei cittadini senza adeguate restrizioni, il che è contro la legislazione europea sulla protezione dei dati. Il GDPR consente il trasferimento di dati al di fuori dell’UE solo in casi eccezionali in cui sia stato dimostrato il rispetto delle misure di sicurezza contro l’accesso non autorizzato.

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Secondo noyb, le aziende cinesi stanno violando il Capo V del GDPR, compresi gli articoli 44, 46 e 46(1), non fornendo adeguate garanzie e non conducendo valutazioni di impatto dei trasferimenti di dati. Inoltre, le aziende sono tenute a rispettare le richieste del governo cinese di accesso ai dati senza giustificazione o restrizione.

Xiaomi ha precedentemente riconosciuto nei suoi rapporti pubblici che le autorità cinesi potrebbero richiedere un accesso “illimitato” ai dati degli utenti. Noyb sottolinea inoltre che gli utenti europei vedono le loro richieste di accesso ai dati ignorate, in violazione dell’articolo 15 del GDPR. La clausola dà alle persone il diritto di sapere quali dati vengono raccolti su di loro e come vengono utilizzati.

A questo proposito, noyb ha presentato i seguenti reclami alle autorità per la protezione dei dati in cinque paesi dell’UE:

L’organizzazione chiede alle autorità di interrompere immediatamente i trasferimenti di dati verso la Cina e di richiedere alle aziende di conformare i propri processi di trattamento dei dati al GDPR. Se le violazioni vengono confermate, le aziende rischiano sanzioni amministrative fino al 4% del fatturato annuo globale. Per Xiaomi e Temu, questo potrebbe essere rispettivamente di 1,75 e 1,35 miliardi di dollari.

Al momento, nessuna delle società citate nella causa ha risposto alle richieste di commento.

In precedenza, noyb aveva presentato un reclamo contro Mozilla. L’organizzazione accusa gli sviluppatori del browser Firefox di monitorare il comportamento degli utenti sui siti web senza consenso. E nel giugno 2024, l’organizzazione ha presentato una denuncia ad Alphabet, accusandola di monitorare gli utenti del browser Chrome. Nel complesso, sin dalla sua nascita, noyb ha presentato centinaia di denunce contro le principali aziende tecnologiche, alcune delle quali hanno comportato multe significative.

Redazione
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