Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

UK Crackdown digitale

UK, il Crackdown digitale: come il governo usa le abitudini online per violare i diritti umani

Ashleigh Crause : 12 Febbraio 2025 19:01

Nell’attuale era digitale, i confini tra espressione legale ed ingerenza governativa stanno diventando sempre più sfumati nel Regno Unito. I cittadini si trovano sotto esame e, in alcuni casi, ad affrontare conseguenze legali per le loro attività online, sollevando notevoli preoccupazioni circa l’erosione dei diritti umani fondamentali.

Altri articoli di Ashleigh Crause: La caduta della coscienza umana: la desensibilizzazione programmata

Incidenti d’odio non criminali (NCHI)

Uno sviluppo particolarmente allarmante è la registrazione di incidenti d’odio non criminali. Si tratta di casi in cui gli individui pronunciano discorsi o compiono azioni che, pur non essendo criminali, sono percepiti come offensivi o odiosi. Sorprendentemente, questi incidenti sono documentati e possono comparire nel casellario giudiziale di un individuo, con potenziali ripercussioni sulle opportunità di lavoro e sulla reputazione personale. Questa pratica è stata criticata in quanto considerata una forma di censura, che soffoca la libertà di parola e ostacola il dibattito aperto.

Pressione governativa sulla crittografia


Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:
  • L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  • Ascoltando i nostri Podcast
  • Seguendo RHC su WhatsApp
  • Seguendo RHC su Telegram
  • Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab


  • Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


    Il governo del Regno Unito ha esercitato pressioni sulle aziende tecnologiche affinché garantissero l’accesso ai dati criptati degli utenti. Questa mossa è vista da molti come un attacco diretto al diritto alla privacy. La crittografia è progettata per proteggere le informazioni personali degli utenti da accessi non autorizzati: comprometterla potrebbe esporre i dati sensibili a un uso improprio. Tali azioni sollevano seri interrogativi sull’equilibrio tra sicurezza nazionale e diritti alla privacy individuale.

    Programmi di sorveglianza di massa

    Le capacità di sorveglianza del governo sono aumentate notevolmente, con programmi che monitorano enormi quantità di dati online. Sebbene concepiti per scopi di sicurezza nazionale, questi programmi spesso operano con trasparenza e controllo minimi. La raccolta indiscriminata di dati da cittadini innocenti non solo viola la privacy, ma crea anche un clima di paura e autocensura.

    Impatto sulla libertà di espressione

    L’effetto cumulativo di queste misure ha un impatto agghiacciante sulla libertà di espressione. Gli individui potrebbero esitare a condividere opinioni o ad accedere alle informazioni online per timore di essere sorvegliati o di subire ripercussioni. Questo ambiente soffoca l’impegno democratico e mina i principi fondamentali di una società libera.

    Sfide legali e proteste pubbliche

    Queste azioni governative non sono passate inosservate. Le organizzazioni per le libertà civili e i cittadini preoccupati hanno alzato la voce contro quella che ritengono un’eccessiva ingerenza. Sono state avviate azioni legali, sostenendo che tali pratiche violano le leggi sui diritti umani e le tutele costituzionali. Le proteste pubbliche sottolineano la necessità di una rivalutazione attenta delle politiche che violano le libertà individuali. Ecco perché è così importante conoscere i tuoi diritti ai sensi dell’ECHR Human Rights Act del 1998. Ho deciso di inserire l’atto in questo articolo, affinché tu, lettore, possa memorizzarlo e familiarizzare con i tuoi diritti!

    ECHR Human Rights Act 1998

    • Articolo 2: il diritto alla vita.
    • Articolo 3: divieto di tortura e di trattamenti inumani o degradanti.
    • Articolo 4: divieto della schiavitù e del lavoro forzato.
    • Articolo 5: diritto alla libertà e alla sicurezza.
    • Articolo 6: diritto a un giusto processo.
    • Articolo 7: divieto di retroattività delle sanzioni penali.
    • Articolo 8: diritto alla vita privata e familiare.
    • Articolo 9: libertà di pensiero, di coscienza e di religione.
    • Articolo 10: la libertà di espressione.
    • Articolo 11: libertà di riunione e di associazione.
    • Articolo 12: il diritto al matrimonio.
    • Articolo 13: diritto a un ricorso nazionale effettivo in caso di violazione di tali diritti.
    • Articolo 14: il divieto di discriminazione nella tutela di tali diritti.
    • Anche il Regno Unito ha ratificato il Protocollo n. 13 della Convenzione sull’abolizione della pena di morte in tutte le circostanze, nonché il Protocollo n. 1, che contiene tre diritti aggiuntivi: •Articolo 1 del Protocollo n. 1: diritto al libero godimento della proprietà.
    • Articolo 2 del Protocollo n. 1: diritto all’istruzione • Articolo 3 del Protocollo n. 1: diritto a elezioni libere ed eque.

    Sembra quasi che siamo costretti a tacere, a non dire quello che pensiamo, a non esprimere i nostri pensieri e sentimenti. Ann Widdecombe, ex politica britannica e membro del Parlamento europeo, è stata una fervente sostenitrice della libertà di parola. In un importante discorso tenuto all’Oxford Union, ha sottolineato l’importanza di proteggere la libertà di espressione, anche quando può risultare offensiva. Sosteneva che sopportare le offese è un aspetto intrinseco della partecipazione alla società e che reprimere la parola può portare al totalitarismo.

    Widdecombe ha evidenziato esempi storici in cui è stato consentito esprimere opinioni controverse, sottolineando il valore del dibattito aperto nel mettere in discussione e, in ultima analisi, screditare ideologie dannose. Nel suo discorso, Widdecombe ha affermato: “Nessuno ha il diritto di vivere la propria vita protetto da offese, insulti o sentimenti feriti”. Ha messo in guardia dai pericoli della censura, suggerendo che mettere a tacere le opinioni dissenzienti può spingerle a diffondersi in clandestinità, dove potrebbero proliferare senza essere contrastate.

    Confrontando e dibattendo punti di vista offensivi o controversi, la società può smascherarli e confutarli, promuovendo un dibattito più sano. La difesa della libertà di parola senza restrizioni da parte di Ann Widdecombe è oggi più attuale che mai, soprattutto nel contesto dell’espressione online.

    Il governo del Regno Unito si sta muovendo verso una società basata sulla sorveglianza e sulla censura, in cui i cittadini hanno paura di esprimere le proprie opinioni per timore di conseguenze legali o sociali. Invece di proteggere la democrazia, le moderne leggi che regolano la libertà di parola online la stanno mettendo a tacere. Se gli avvertimenti di Widdecombe verranno ignorati, rischieremo un futuro in cui online saranno consentite solo le opinioni approvate dallo Stato e la libertà di espressione non sarà altro che una reliquia del passato.

    L’approccio del Regno Unito al monitoraggio e alla regolamentazione del comportamento online rappresenta una sfida profonda per i diritti umani. L’equilibrio tra sicurezza e libertà è delicato e le pratiche attuali rischiano di far pendere la bilancia verso l’autoritarismo. È fondamentale che i cittadini rimangano vigili e sostengano politiche che tutelino sia la sicurezza nazionale sia le libertà individuali.

    Altri articoli di Ashleigh Crause: La caduta della coscienza umana: la desensibilizzazione programmata

    Ashleigh Crause
    Ashleigh è una scrittrice freelance che esplora OSINT, cultura dell'hacking e l'impatto psicologico dei media digitali. Con un occhio attento al comportamento umano e una prospettiva orientata ai dettagli plasmata dalla sindrome di Asperger, tagliano la disinformazione e decodificano il mondo digitale.

    Lista degli articoli
    Visita il sito web dell'autore

    Articoli in evidenza

    Gli USA inseriscono localizzatori nei chip AI per evitare i dirottamenti verso la Cina
    Di Redazione RHC - 16/08/2025

    Secondo quanto riportato dai media, le autorità statunitensi starebbero segretamente inserendo dispositivi di localizzazione in lotti di chip che potrebbero essere dirottati illegalmente verso la...

    Hai la carta di credito in tasca? I Criminal hacker ringraziano!
    Di Redazione RHC - 16/08/2025

    Una nuova campagna malware per Android sta prendendo di mira i clienti bancari in Brasile, India e Sud-est asiatico, combinando frodi contactless NFC, intercettazione delle chiamate e sfruttamento del...

    Google Chrome a tutta Privacy! Un nuovo blocco per gli script in modalità incognito
    Di Redazione RHC - 16/08/2025

    Google sta testando una nuova funzionalità per migliorare la privacy nella modalità di navigazione in incognito di Chrome su Windows: il blocco degli script in incognito (PrivacySandboxFinge...

    Droni in missione potranno decidere in modo autonomo quali uomini uccidere?
    Di Redazione RHC - 15/08/2025

    Sembra che gli Stati Uniti abbiano già seriamente preso in considerazione il concetto di guerra autonoma. Il jet da combattimento autonomo della DARPA , risulta in grado di combattere senza pilot...

    CrowdStrike Global Threat Report 2025: l’anno dell’avversario intraprendente
    Di Redazione RHC - 15/08/2025

    CrowdStrike ha pubblicato il suo Global Threat Report 2025, che documenta un balzo in avanti nel comportamento dei criminali informatici e dei gruppi statali. Gli esperti definiscono il 2024 “l...