Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Un popolare file manager per Android stava spiando i suoi utenti

Redazione RHC : 7 Luglio 2023 15:27

Gli esperti di sicurezza informatica di Pradeo hanno scoperto due app dannose per la gestione dei file e il recupero dei dati su Google Play che sono state installate su oltre 1,5 milioni di dispositivi in ​​totale. 

Le applicazioni hanno raccolto una quantità eccessiva di dati che non è necessaria per fornire la funzionalità dichiarata.

Entrambe le applicazioni denominate File Recovery & Data Recovery (com.spot.music.filedate) e File Manager (com.file.box.master.gkd) appartengono allo stesso editore. 

Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)

Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:

  • Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on)
  • Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake
  • Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy?
  • Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on)
  • Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale
  • Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)

  • Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
    Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


    Supporta RHC attraverso:


    Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

    Potrebbero lavorare furtivamente in background e inviare dati rubati a server remoti in Cina. Al momento della pubblicazione di questa notizia, le applicazioni non sono più disponibili su Google Play, ma vale comunque la pena parlare di questo meccanismo per non incappare accidentalmente in futuro in qualcosa di simile.

    App dannose con 1,5 milioni di download totali

    Le applicazioni sono state scoperte utilizzando un motore di analisi comportamentale di Pradeo, una società di sicurezza mobile. 

    La descrizione delle app su Google Play afferma che non raccolgono alcuni dati dell’utente. Tuttavia, gli esperti di Pradeo hanno scoperto che questo è tutt’altro che vero. Le applicazioni sono state in grado di inviare i seguenti dati agli aggressori:

    • elenco dei contatti dalla memoria del dispositivo;
    • e-mail e social network collegati al dispositivo;
    • foto, audio e video accessibili dalle applicazioni;
    • posizione dell’utente in tempo reale
    • codice paese dell’operatore di telefonia mobile;
    • il nome dell’operatore di telefonia mobile;
    • versione del sistema operativo;
    • marca e modello del dispositivo.

    Sebbene le applicazioni possano avere un motivo legittimo per raccogliere alcuni dei dati di cui sopra per garantire buone prestazioni e compatibilità, la maggior parte dei dati raccolti non è necessaria per gestire o ripristinare i file, che è ciò per cui sono progettati.

    Ancora peggio, questi dati vengono raccolti segretamente e senza il consenso dell’utente.

    Pradeo aggiunge inoltre che entrambe le app nascondono le icone della schermata iniziale per renderle più difficili da trovare e disinstallare. Possono anche abusare delle autorizzazioni approvate dall’utente durante l’installazione per riavviare il dispositivo ed eseguirlo in background.

    È probabile che l’editore abbia utilizzato una sorta di manipolazione nello store di Google per “gonfiare” artificialmente la popolarità delle applicazioni e far sembrare i propri prodotti più affidabili a causa dell’elevato numero di download. Questa teoria è supportata dal fatto che il numero di recensioni degli utenti sul Play Store è troppo basso rispetto all’audience dichiarata.

    Come puoi vedere ancora una volta, il download di applicazioni dallo store ufficiale non garantisce la sicurezza. Si consiglia agli utenti Android di controllare sempre le recensioni degli utenti prima di installare un’app, prestare attenzione alle autorizzazioni richieste e fidatevi solo del software pubblicato da sviluppatori noti.

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

    Lista degli articoli

    Articoli in evidenza

    HackerHood di RHC Rivela due nuovi 0day sui prodotti Zyxel

    Il collettivo di ricerca in sicurezza informatica HackerHood, parte dell’universo della community di Red Hot Cyber, ha recentemente scoperto due nuove vulnerabilità ...

    A lezione di IA a 6 anni: la Cina prepara i suoi bambini alla rivoluzione dell’intelligenza artificiale

    La Cina introdurrà corsi di intelligenza artificiale per gli studenti delle scuole primarie e secondarie questo autunno. L’iniziativa prevede che i bambini a partire dai sei anni imparino ...

    Attacco Hacker a 4chan! Dove è nato Anonymous, probabilmente chiuderà per sempre

    L’imageboard di 4chan è praticamente inattivo da lunedì sera (14 aprile), apparentemente a causa di un attacco hacker. I membri dell’imageboard Soyjak party (noto anche semplic...

    Zero-day su iPhone, Mac e iPad: Apple corre ai ripari con patch d’emergenza

    Apple ha rilasciato patch di emergenza per correggere due vulnerabilità zero-day. Secondo l’azienda, questi problemi sono stati sfruttati in attacchi mirati ed “estremamen...

    CVE e MITRE salvato dagli USA. L’Europa spettatrice inerme della propria Sicurezza Nazionale

    Quanto accaduto in questi giorni deve rappresentare un campanello d’allarme per l’Europa.Mentre il programma CVE — pilastro della sicurezza informatica globale — rischiava ...