
Può un video di Janet Jackson, nella fattispecie il video “Rhythm Nation”, bloccare un computer? Si tratta di un nuovo side channel attack creato dalle università israeliane?
Nulla di tutto questo.
Questa è una storia che arriva dal supporto del prodotto Windows XP dove un importante produttore di computer ha scoperto che la riproduzione del video musicale di “Rhythm Nation” di Janet Jackson avrebbe provocato il crash di alcuni modelli di laptop, riportato da Raymond Chen nel suo blog.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Il video lo trovate sotto, ma il problema sembra sia stato risolto. Come?
“Non avrei voluto essere nel laboratorio che avrebbero dovuto allestire per indagare su questo problema. Non un giudizio artistico.”
Ha detto Chen, coinvolto nell’evoluzione di Windows per più di 25 anni.
“Una scoperta durante le indagini è che la riproduzione del video musicale ha anche fatto schiantare alcuni dei laptop dei loro concorrenti”.
Poi venne scoperto qualcosa di estremamente strano: la riproduzione del video musicale su un laptop causò il crash di un laptop seduto nelle vicinanze, anche se l’altro laptop non stava riproducendo il video!
Cosa stava succedendo?
Venne quindi scoperto che la canzone conteneva una delle frequenze di risonanza naturali per il modello di hard disk per laptop a 5400 rpm che loro e altri produttori usavano.
Il produttore ha risolto il problema aggiungendo un filtro personalizzato nella pipeline audio che ha rilevato e rimosso le frequenze offensive durante la riproduzione audio.
E sono sicuro (aggiunge Chen) che hanno messo una versione digitale di un adesivo “Non rimuovere” su quel filtro audio. (Anche se sono preoccupato che nei molti anni trascorsi dall’aggiunta della soluzione alternativa, nessuno ricordi perché è lì.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Cyber ItaliaMentre la consapevolezza sulla cybersicurezza cresce, il mercato nero dei dati personali non accenna a fermarsi. Un recente post apparso su un noto forum frequentato da criminali informatici in lingua russa, scoperto dai ricercatori di…
Innovazioneprima di leggere questo articolo, vogliamo dire una cosa fondamentale: la robotica sta avanzando più velocemente degli approcci per proteggerla. Le macchine stanno diventando più intelligenti e accessibili, ma la sicurezza delle interfacce, dei protocolli…
CybercrimeC’è un momento preciso, quasi sempre notturno, in cui la curiosità supera la prudenza. Un repository appena aperto, poche stelle ma un exploit dal punteggio altissimo, il file README scritto bene quanto basta da sembrare…
CybercrimeUna campagna di cyberspionaggio su larga scala, caratterizzata da un elevato livello di automazione, sta colpendo in modo sistematico l’infrastruttura cloud che supporta numerose applicazioni web moderne. In meno di 48 ore, decine di migliaia…
InnovazionePier Giorgio Perotto (per chi non conosce questo nome), è stato un pioniere italiano dell’elettronica, che negli anni 60 quando lavorava presso la Olivetti, guidò il team di progettazione che costruì il Programma 101 (o…