
Alessia Tomaselli : 23 Marzo 2023 16:00
WORMS è stata una novità inaspettata per tutti, anche se è ormai chiaro che le migliori menti americane stanno puntando tutto sullo sviluppo della tecnologia spaziale.
Come ha rivelato il Massachusetts Institute of Technology in un post sul suo blog, il robot modulare Walking Oligomeric Robotic Mobility System (WORMS) mira ad aiutare la NASA e le altre agenzie spaziali a costruire e stabilire colonie lunari permanenti, essendo in grado di svolgere diversi tipi di lavori complessi.
“I robot potrebbero potenzialmente svolgere il lavoro duro in una colonia lunare, posando cavi, installando pannelli solari, erigendo torri di comunicazione e costruendo habitat“, si legge nel comunicato stampa.
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“Ma se ogni robot è progettato per un’azione o un compito specifico, una base lunare potrebbe essere invasa da diverse macchine, ognuna con i propri protocolli”.
WORMS eviterebbe questa eventualità, osserva il MIT, grazie a una combinazione di elementi che possono essere scambiati e rimossi in base alle attività da svolgere. Inoltre, ha anche l’aspetto più strano che ci si possa aspettare da un robot lunare.

Come si legge nel comunicato stampa, il robot a quattro zampe è stato ideato dagli studenti dello Space Resources Workshop del MIT in risposta alla BIG (Breakthrough, Innovative and Game-changing) Challenge della Nasa, che spinge gli studenti a proporre, appunto, idee innovative e rivoluzionarie per la tecnologia spaziale.
Il prototipo WORMS-1 a sei zampe è stato presentato dai suoi creatori la scorsa settimana alla Conferenza Aerospaziale dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers nel Montana, dove il team che lo ha costruito ha ricevuto il premio Best Paper Award.
Il leader del team, istruttore e dottorando George Lordos, ha descritto il robot ibrido ragno-verme nel seguente modo:
“Si potrebbe immaginare un capannone sulla luna con scaffali di vermi”.
“Gli astronauti potrebbero andare nel capannone, scegliere i vermi di cui hanno bisogno, insieme alle scarpe, al corpo, ai sensori e agli strumenti giusti, e potrebbero incastrare tutto insieme, poi smontarlo per assemblarne uno nuovo”.
Ogni pezzo, si legge nel comunicato stampa, sarà lungo circa un metro e peserà all’incirca 9 kg l’uno – anche se sulla Luna, che ha una gravità pari a circa un sesto di quella terrestre, il peso si aggirerebbe intorno alle 1,3 kg per pezzo.
Non è dato sapere quando e se la NASA utilizzerà il WORMS, ma dato che alcuni dei fondi per realizzarlo provengono dall’agenzia, è auspicabile che l’agenzia abbia un certo interesse a portare questo vermiciattolo sulla luna.
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Alessia Tomaselli
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