
Redazione RHC : 23 Ottobre 2022 08:42
Windows include una funzionalità di sicurezza chiamata Mark-of-the-Web (MoTW) che contrassegna un file come scaricato da Internet e pertanto, “dovrebbe” essere trattato con cautela poiché potrebbe risultare dannoso.
Un nuovo zero-day su Microsoft Windows consente agli attori delle minacce di utilizzare file JavaScript dannosi e quindi aggirare gli avvisi di sicurezza Mark-of-the-Web.
Gli attori delle minacce sono già stati visti utilizzare questo bug zero-day in attacchi ransomware.
Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference! Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico. Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un pacchetto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale. Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Il flag MoTW viene aggiunto a un file scaricato o a un allegato e-mail come uno speciale flusso di dati alternativo chiamato “Zone.Identifier”, che può essere visualizzato utilizzando il comando “dir /R” e aperto direttamente nel Blocco note, come mostrato di seguito.

Questo flusso di dati alternativo “Zone.Identifier” include l’area di sicurezza dell’URL da cui proviene il file (tre corrisponde ad Internet), il referrer e l’URL del file.
Quando un utente tenta di aprire un file con il flag Mark-of-the-Web, Windows visualizza un avviso che informa che il file deve essere trattato con estrema cautela.
“Sebbene i file da Internet possano essere utili, questo tipo di file può potenzialmente danneggiare il tuo computer. Se non ti fidi della fonte, non aprire questo software”
recita l’avviso di Windows.

Anche Microsoft Office utilizza il flag MoTW per determinare se il file deve essere aperto in Visualizzazione protetta, causando la disattivazione delle macro.
Il team di intelligence sulle minacce di HP ha recentemente riferito che gli attori delle minacce stanno infettando i dispositivi con il ransomware Magniber utilizzando file JavaScript.
Non parliamo di qualsiasi JavaScript, sia inteso, ma di file .JS distribuiti come allegati o download che possono essere eseguiti al di fuori del contesto di un browser Web
I file JavaScript distribuiti dagli attori delle minacce Magniber sono firmati digitalmente utilizzando un blocco di firma codificato in base64 incorporato, come descritto in un articolo del supporto Microsoft.
Utilizzando questa tecnica, gli attori delle minacce possono ignorare i normali avvisi di sicurezza mostrati all’apertura di file JS scaricati ed eseguire automaticamente lo script.
La rivista BleepingComputer è stata in grado di riprodurre il bug in Windows 10. Tuttavia, per Windows 11, il bug si attivava solo durante l’esecuzione del file JS direttamente da un archivio.
Redazione
Il CEO di NVIDIA, Jen-Hsun Huang, oggi supervisiona direttamente 36 collaboratori suddivisi in sette aree chiave: strategia, hardware, software, intelligenza artificiale, pubbliche relazioni, networki...

OpenAI ha presentato Aardvark, un assistente autonomo basato sul modello GPT-5 , progettato per individuare e correggere automaticamente le vulnerabilità nel codice software. Questo strumento di inte...

Analisi RHC sulla rete “BHS Links” e sulle infrastrutture globali di Black Hat SEO automatizzato Un’analisi interna di Red Hot Cyber sul proprio dominio ha portato alla luce una rete globale di ...

Abbiamo recentemente pubblicato un approfondimento sul “furto del secolo” al Louvre, nel quale sottolineavamo come la sicurezza fisica – accessi, controllo ambientale, vigilanza – sia oggi str...

Una nuova e insidiosa campagna di phishing sta colpendo i cittadini lombardi. I truffatori inviano e-mail che sembrano provenire da una presunta agenzia di recupero crediti, chiedendo il pagamento di ...