Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Google non porta il suo chatbot Bard in Europa! Paura del GDPR o pura strategia?

Silvia Felici : 16 Giugno 2023 22:22

Google ha recentemente reso disponibile il suo chatbot in oltre 180 paesi, ma attualmente non è disponibile nell’Unione Europea. La società ha dichiarato che sta lavorando per garantire la conformità alle regole del GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) prima di lanciare il servizio in questa regione.

Il GDPR è una legge europea che stabilisce rigorose norme sulla privacy e la protezione dei dati personali. Google intende rispettare tali requisiti normativi prima di rendere il suo chatbot accessibile agli utenti europei.

Una portavoce di Google ha confermato che l’azienda sta collaborando attivamente con esperti e responsabili politici al fine di assicurare che Bard sia conforme ai requisiti locali. In Europa, ciò implica rispettare il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) al fine di garantire la privacy e la protezione dei dati degli utenti.

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Google è consapevole delle severe sanzioni previste dal GDPR, che potrebbero comportare una potenziale multa fino al 4% del suo fatturato globale. Pertanto, l’azienda si sta impegnando a rispettare tali normative al fine di evitare conseguenze legali e garantire un’esperienza sicura per gli utenti europei.

La legislazione europea ha avuto impatto anche su OpenAI, la start-up americana responsabile del progetto ChatGPT. A fine marzo, il chatbot è stato oggetto di blocco in Italia da parte dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali (GPDP).

Tale decisione è stata motivata dall’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e l’archiviazione massiccia di dati personali necessaria per addestrare gli algoritmi alla base del funzionamento della piattaforma. Successivamente, l’accesso al chatbot è stato ripristinato, ma l’indagine sul tema è ancora in corso per garantire la conformità alle normative vigenti.

Queste denunce riguardano sia la raccolta dei dati che gli errori effettivi presenti nelle sue risposte. A livello continentale, è stata istituita un’organizzazione che riunisce tutti i regolatori europei per affrontare la questione di ChatGPT. È stata creata una task force con l’obiettivo di promuovere la cooperazione e lo scambio di informazioni sulle possibili azioni da intraprendere.

L’obiettivo è assicurarsi che il funzionamento di ChatGPT sia conforme alle normative europee e che gli utenti siano protetti in termini di privacy e accuratezza delle informazioni fornite. Attualmente, il Parlamento europeo, la Commissione europea e il Consiglio stanno conducendo negoziati per definire nuove norme sull’intelligenza artificiale generativa.

Queste norme richiederanno ai servizi basati su tali tecnologie di dichiarare se durante l’addestramento del modello di generazione siano stati utilizzati testi, immagini o musica protetti da copyright. Inoltre, tali norme attribuiranno alle società la responsabilità delle potenziali violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, anziché agli utenti stessi.

Introdotto a febbraio e reso disponibile il mese successivo, Bard era inizialmente accessibile solo a un numero limitato di utenti negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Ciò rappresentava uno svantaggio significativo rispetto a ChatGPT, che ha registrato oltre 1,8 miliardi di visite nel mese di aprile, secondo le stime di Similarweb.

Google ha entusiasmato gli utenti annunciando di voler aggiungere ben altre 40 lingue al suo chatbot Bard. Questa notizia ha suscitato un effetto “wow” tra gli utenti, poiché l’ampliamento delle lingue supportate consentirà a un pubblico ancora più vasto di sfruttare le potenzialità di Bard.

L’inclusione di queste 40 lingue promette di rendere il chatbot ancora più accessibile e utile per persone provenienti da diverse regioni e con diverse lingue madri.

Silvia Felici
Red Hot Cyber Security Advisor, SEO, Open Source e Supply chain network. Attualmente presso FiberCop S.p.A. come Network Operations Specialist.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Gli hacker criminali di Nova rivendicano un attacco informatico al Comune di Pisa

La banda di criminali informatici di NOVA rivendica all’interno del proprio Data Leak Site (DLS) un attacco informatico al Comune di Pisa. Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o tes...

Attacco informatico all’Università Roma Tre: intervengono ACN e Polizia Postale

Un grave attacco informatico ha colpito l’infrastruttura digitale dell’Università nella notte tra l’8 e il 9 maggio, causando l’interruzione improvvisa dei servizi onl...

Sei Davvero Umano? Shock su Reddit: migliaia di utenti hanno discusso con dei bot senza saperlo

Per anni, Reddit è rimasto uno dei pochi angoli di Internet in cui era possibile discutere in tutta sicurezza di qualsiasi argomento, dai videogiochi alle criptovalute, dalla politica alle teorie...

GPU sotto sorveglianza! l’America vuole sapere dove finiscono le sue GPU e soprattutto se sono in Cina

Le autorità statunitensi continuano a cercare soluzioni per fermare la fuga di chip avanzati verso la Cina, nonostante le rigide restrizioni all’esportazione in vigore. Il senatore Tom Cot...

Qilin domina le classifiche del Ransomware! 72 vittime solo nel mese di aprile 2025!

Il gruppo Qilin, da noi intervistato qualche tempo fa, è in cima alla lista degli operatori di ransomware più attivi nell’aprile 2025, pubblicando i dettagli di 72 vittime sul suo sit...