Redazione RHC : 17 Ottobre 2021 07:37
Un giudice della contea britannica dell’Oxfordshire ha ordinato a un residente locale di pagare più di 100.000 sterline ad una donna la cui casa è stata segnalata dalle sue telecamere di sicurezza, che ha installato sul portico e nel garage per proteggere l’auto dai furti.
![]() CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHCSei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Secondo il Daily Mail, la dottoressa Mary Fairhurst sta facendo causa al suo vicino Jon Woodard per aver filmato con le telecamere CCTV di Ring la sua casa e quindi aver archiviato le immagini della sua proprietà senza il suo consenso.
Secondo la donna, questa è una violazione della legislazione sulla protezione dei dati ed è una molestia. Fairhurst, che ha vissuto accanto a Woodard per vent’anni, ha dovuto lasciare la sua bella casa per trasferirsi in un altro posto a causa del gran numero di dispositivi connessi ad Internet in giro.
Woodard ha ammesso di aver installato quattro telecamere a circuito chiuso dopo che è stato ha avuto un tentativo di furto della sua auto nel 2019, e due di queste telecamere sono non funzionanti come deterrente per i ladri. Tuttavia, il giudice Melissa Clarke si è schierata con il la Fairhurst.
La corte ha stabilito che le immagini catturate del cancello, del giardino e del parcheggio della signora Fairhurst contenevano i suoi dati personali. Dal momento che il vicino non ha fornito sufficiente trasparenza nel trattamento di questi dati, e poi ha ingannato la donna sul funzionamento delle telecamere e su cosa stanno riprendendo, ha violato il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
Il giudice era particolarmente preoccupato sul fatto che la gamma dell’audio catturato dalle telecamere supera la gamma del video, e questo non può in alcun modo essere considerato un mezzo ragionevole per prevenire la criminalità.
A questo proposito, il tribunale ha ordinato a Woodard di inserire dei “lampeggiatori” accanto alla telecamera del campanello della sua casa e accanto alle telecamere nel garage in modo da segnalare la registrazione, inoltre fare in modo che le telecamere non riprendessero il campo visivo del vicino, oltre a disabilitare la funzione di acquisizione del suono.
In risposta all’ingiunzione del tribunale, il produttore di campanelli intelligenti Ring (di proprietà di Amazon) ha esortato i clienti ad avvertire i propri ospiti della sorveglianza audio/video apponendo adesivi di avvertenza su finestre e porte.
Nel suo ultimo aggiornamento, il colosso della tecnologia ha risolto 175 vulnerabilità che interessano i suoi prodotti principali e i sistemi sottostanti, tra cui due vulnerabilità zero-day attivame...
Nonostante Internet Explorer sia ufficialmente fuori supporto dal giugno 2022, Microsoft ha recentemente dovuto affrontare una minaccia che sfrutta la modalità Internet Explorer (IE Mode) in Edge, pr...
Datacenter nello spazio, lander lunari, missioni marziane: il futuro disegnato da Bezos a Torino. Ma la vera rivelazione è l’aneddoto del nonno che ne svela il profilo umano Anche quest’anno Tori...
E’ stata individuata dagli analisti di Sophos, una complessa operazione di malware da parte di esperti in sicurezza, che utilizza il noto servizio di messaggistica WhatsApp come mezzo per diffondere...
È stata identificata una vulnerabilità critica nell’architettura di sicurezza hardware AMD SEV-SNP, che impatta i principali provider cloud (AWS, Microsoft Azure e Google Cloud). Tale bug consente...