Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

73 milioni di vecchi clienti di AT&T nelle underground. L’azienda conferma il databreach

Redazione RHC : 2 Aprile 2024 10:42

l colosso americano delle telecomunicazioni AT&T ha confermato ufficialmente il 30 marzo la fuga di dati che ha colpito 73 milioni di clienti dell’azienda.

Le informazioni sulla fuga di notizie sono apparse poco dopo che l’hacker MajorNelson ha pubblicato su BreachForums un database trapelato. Sembrerebbe che tale database che contiene informazioni su attuali ed ex clienti dell’azienda sia stato pubblicato per la prima volta dal gruppo ShinyHunters nel 2021.

Da allora, la società ha ripetutamente negato che i dati rubati appartenessero ai propri clienti. Questo perchè un audit interno ha rilevato che i sistemi AT&T non erano stati compromessi. Tuttavia, il database proveniva comunque da qualche parte.


Distribuisci i nostri corsi di formazione diventando un nostro Affiliato

Se sei un influencer, gestisci una community, un blog, un profilo social o semplicemente hai tanta voglia di diffondere cultura digitale e cybersecurity, questo è il momento perfetto per collaborare con RHC Academy. Unisciti al nostro Affiliate Program: potrai promuovere i nostri corsi online e guadagnare provvigioni ad ogni corso venduto. Fai parte del cambiamento. Diffondi conoscenza, costruisci fiducia, genera valore.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Ora l’azienda sostiene che il leak è reale e risale al 2019. Interessa circa 7,6 milioni di clienti attuali e circa 65,4 milioni di ex clienti AT&T. Le informazioni trapelate includono numeri di previdenza sociale, nomi, indirizzi e-mail, indirizzi postali, numeri di telefono, date di nascita, numeri di conto AT&T e password. L’azienda non è sicura se i dati provengano dai sistemi AT&T o da un fornitore di terze parti e si rifiuta ancora di fare speculazioni.

L’azienda non ha trovato prove di accessi non autorizzati ai propri sistemi che avrebbero portato ad una fuga di dati. Tuttavia, AT&T sta informando in modo proattivo le persone interessate e offrendo servizi di monitoraggio del credito a proprie spese. È un po’ tardi, considerando che questo database ha iniziato a circolare per la prima volta nella darknet nel 2021.

AT&T è il più grande fornitore di servizi wireless negli Stati Uniti per numero di abbonati. Questo incidente non è la prima violazione di dati negli ultimi anni in cui l’azienda è stata coinvolta in un modo o nell’altro.

Così, quasi esattamente un anno fa, AT&T ha confermato ufficialmente la fuga di notizie che ha interessato i dati sensibili di 9 milioni di clienti. Nel 2022, la società ha contestato le affermazioni dei ricercatori di sicurezza secondo cui un database rubato di 23 milioni di americani era collegato ad AT&T.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Dopo aver criptato mezzo mondo, Hunters International chiude! Distribuito gratuitamente il Decryptor

Hunters International, il gruppo responsabile di uno dei più grandi attacchi ransomware degli ultimi anni, ha annunciato ufficialmente la cessazione delle sue attività. In una dichiarazione ...

Da AI white ad AI black il passo è breve. Nuovi strumenti per Script Kiddies bussano alle porte

I ricercatori di Okta  hanno notato che aggressori sconosciuti stanno utilizzando lo strumento di intelligenza artificiale generativa v0 di Vercel per creare pagine false che imitano qu...

Se è gratuito, il prodotto sei tu. Google paga 314 milioni di dollari per violazione dei dati agli utenti Android

Google è al centro di un’imponente causa in California che si è conclusa con la decisione di pagare oltre 314 milioni di dollari agli utenti di smartphone Android nello stato. Una giu...

CTF di RHC 2025. Ingegneria sociale in gioco: scopri la quarta “flag” non risolta

La RHC Conference 2025, organizzata da Red Hot Cyber, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità italiana della cybersecurity, offrendo un ricco programma di talk, workshop e compet...

Linux Pwned! Privilege Escalation su SUDO in 5 secondi. HackerHood testa l’exploit CVE-2025-32463

Nella giornata di ieri, Red Hot Cyber ha pubblicato un approfondimento su una grave vulnerabilità scoperta in SUDO (CVE-2025-32463), che consente l’escalation dei privilegi a root in ambie...