Redazione RHC : 14 Dicembre 2023 09:37
È stata scoperta una vulnerabilità critica nel plug-in di backup Backup Migration, che conta oltre 90.000 installazioni all’interno di WordPress. Il bug consente agli aggressori di eseguire codice in remoto e compromettere completamente le risorse vulnerabili.
La vulnerabilità è stata identificata come CVE-2023-6553 e ha ottenuto un punteggio di 9,8 su 10 sulla scala CVSS. Il problema è stato scoperto dai cacciatori di bug del Nex Team, che lo hanno segnalato agli specialisti di Wordfence nell’ambito del programma bug bounty lanciato di recente.
Il problema riguarda tutte le versioni di Backup Migration fino alla 1.3.6 e gli aggressori possono utilizzarlo per attacchi semplici che non richiedono l’interazione dell’utente. Il CVE-2023-6553 consente agli aggressori non autenticati di prendere il controllo dei siti Web tramite l’esecuzione di codice remoto tramite PHP injection a /includes/backup-heart.php.
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“Un utente malintenzionato può controllare i valori passati da includere e successivamente utilizzarli per eseguire codice remoto. In questo modo, gli aggressori non autenticati possono facilmente eseguire codice sul server”, ha affermato Wordfence in una nota.
Wordfence ha informato gli sviluppatori del plugin Backup Migration di un bug critico il 6 dicembre e solo poche ore dopo gli sviluppatori hanno rilasciato una patch.
Sfortunatamente, nonostante il rilascio di una versione patchata del plugin Backup Migration (1.3.8), secondo le statistiche ufficiali di WordPress.org, circa 50.000 siti che eseguono WordPress utilizzano ancora la versione vulnerabile.
Gli amministratori sono fortemente incoraggiati ad aggiornare il plug-in il prima possibile e a proteggere i propri siti da potenziali attacchi CVE-2023-6553.
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