
Chiara Nardini : 25 Ottobre 2023 07:58
Nella giornata di lunedì, come abbiamo riportato, l’Azienda Ospedaliera di Verona è stata vittima di un attacco informatico, sollevando preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei dati sensibili dei pazienti e al funzionamento quotidiano del sistema ospedaliero.
L’attacco ha catturato l’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità sanitarie, richiamando l’attenzione sulla crescente minaccia degli attacchi cibernetici alle istituzioni sanitarie in tutto il mondo.
Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, Callisto Bravi, ha immediatamente convocato una conferenza stampa per comunicare al pubblico la situazione e le misure adottate. Ha dichiarato che il ripristino della piena operatività del sistema è previsto per la giornata di martedì, ma con una priorità inequivocabile: la massima sicurezza.
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Questo ha coinvolto il coordinamento con il Garante della Privacy e la Polizia Postale, indicando un atteggiamento proattivo per gestire la situazione.
Una nota positiva emersa dalla conferenza stampa è che, nonostante l’attacco, non ci sono state perdite di dati significative.
Questo è dovuto all’archiviazione delle cartelle cliniche dei pazienti nel cloud e in data center esterni che non sono stati compromessi.
Questo rafforza l’importanza dell’archiviazione sicura dei dati e dell’utilizzo di soluzioni basate su cloud per garantire la resilienza in caso di attacchi informatici.
Tuttavia, il martedì successivo all’attacco è stato una giornata difficile per il personale medico e i pazienti. A causa dell’interruzione del sistema informatico, i referti e gli esami dovranno essere compilati manualmente facendo ritornare la struttuea a carta e penna portando a inevitabili ritardi nei tempi di attesa.
Questo ha portato il direttore generale a chiedere alla cittadinanza di recarsi ai Pronto Soccorso solo per emergenze non procrastinabili e patologie gravi, incoraggiando la prenotazione in anticipo per prestazioni non urgenti nei prossimi giorni.
Un altro problema che è emerso a seguito dell’attacco è l’inaccessibilità del sito web dell’azienda, che potrebbe avere conseguenze sull’accesso alle informazioni e alla prenotazione online dei servizi.
In conclusione, l’attacco informatico all’Azienda Ospedaliera di Verona mette in evidenza l’importanza della sicurezza informatica nel settore sanitario da noi più volte portato all’attenzione.
È quindi imperativo che le istituzioni sanitarie rafforzino le misure di sicurezza e la preparazione per affrontare minacce cibernetiche sempre più sofisticate, garantendo al contempo la continuità dell’assistenza sanitaria ai pazienti.
Chiara Nardini
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