
Bjarne Stroustrup, creatore del linguaggio C++, ha contattato la comunità degli sviluppatori chiedendo la protezione del suo linguaggio di programmazione, che negli ultimi anni è stato oggetto di critiche da parte degli esperti di sicurezza informatica. Il motivo principale degli attacchi è il problema della sicurezza della memoria, che ha portato all’esclusione del C++ dall’elenco dei linguaggi consigliati nei progetti governativi e aziendali.
C e C++ richiedono una gestione manuale della memoria, il che li rende vulnerabili a bug quali buffer overflow o perdite di memoria. Problemi come questi costituiscono la maggior parte delle vulnerabilità nelle basi di codice di grandi dimensioni. Di conseguenza, le principali organizzazioni mondiali si stanno rivolgendo sempre più a linguaggi con una migliore protezione della memoria, come Rust, Go, C, Java, Swift e Python.
La comunità C/C++ ha risposto con una serie di iniziative volte a migliorare la sicurezza, tra cui i progetti TrapC, FilC, Mini-C e Safe C++. Tuttavia, secondo Stroustrup, il problema non è solo la lentezza dei progressi, ma anche la mancanza di una chiara narrazione pubblica in grado di competere con la crescente popolarità di Rust. Nel suo discorso al comitato per gli standard C++ (WG21), ha chiesto un’azione urgente e ha proposto di utilizzare il framework Profiles per migliorare la sicurezza.
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Stroustrup sottolinea che la sicurezza della memoria è sempre stata un obiettivo fondamentale del C++ e invita a non prendere il suo tono calmo come un segno di indifferenza a ciò che sta accadendo. Ha ricordato di aver già avvisato la comunità del rischio che il C++ venisse distrutto da modifiche caotiche al linguaggio.
Una delle preoccupazioni è stata la richiesta della Cybersecurity and Infrastructure Agency (CISA) degli Stati Uniti, secondo cui entro il 2026 i produttori dovranno correggere tutte le vulnerabilità di gestione della memoria o passare completamente a linguaggi di programmazione sicuri. Stroustrup ritiene che ciò rappresenti una seria minaccia per il futuro del C++.
Ai programmatori C++ vengono offerte diverse soluzioni, ma nessuna di queste è ancora diventata uno standard. Ad esempio, il progetto TrapC propone l’uso di “puntatori sicuri” che impediscono errori di segmentazione e di superamento dei limiti della memoria. Tali soluzioni richiedono però modifiche significative al codice e non possono essere implementate immediatamente.
Gli esperti sono divisi sul futuro del C++. Alcuni, come David Chisnall dell’Università di Cambridge, ritengono che sostituire completamente il C++ con altri linguaggi sia impossibile perché contiene già troppo codice. Viene invece proposto un approccio evolutivo: la graduale modernizzazione del linguaggio con l’introduzione di strumenti per migliorare la sicurezza.
Nel frattempo, Google e altri giganti della tecnologia stanno spingendo sempre di più verso linguaggi con protezione completa della memoria, il che sta mettendo ulteriore pressione sulla comunità C++.
La domanda è: la comunità C++ troverà una soluzione salvifica prima del 2026 oppure questo leggendario linguaggio finirà inevitabilmente per cadere nell’oblio?
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