
Almeno dal 2017, un misterioso aggressore (o gruppo), tracciato dagli esperti di sicurezza informatica come KAX17, ha aggiunto diversi server dannosi alla rete Tor, fungendo da nodi di ingresso, intermedi e di uscita.
Nusenu, un ricercatore di sicurezza che a sua volta gestisce un nodo Tor, ha scoperto attività dannose dal 2019, ma afferma che KAX17 è in vigore almeno dal 2017.
Secondo Nusenu, server dannosi senza informazioni di contatto sono stati aggiunti alla rete Tor su base continuativa, e si parla di centinaia di unità. Infatti all’apice del progetto dei malintenzionati, la rete includeva oltre 900 server dannosi.
In generale, i server aggiunti alla rete Tor devono contenere informazioni di contatto (come un indirizzo e-mail) in modo che gli amministratori Tor o le forze dell’ordine possano contattare gli operatori del nodo in caso di configurazione errata o segnalazioni di abuso.
Nonostante questa regola, i server senza informazioni di contatto sono spesso aggiunti alla rete, principalmente per mantenere alti i numeri per una corretta gestione traffico.
I server KAX17 si trovano nei data center di tutto il mondo e sono principalmente configurati come nodi intermedi e pochi nodi di uscita.
Come osserva Nusenu, questo è abbastanza strano, poiché la maggior parte degli aggressori che gestiscono i nodi dannosi li configurano come nodi di uscita, che consente loro di modificare il traffico.
Ad esempio, il gruppo BTCMITM20 ha gestito una rete di migliaia di nodi di uscita dannosi per attaccare gli utenti che visitano siti di criptovaluta.
Secondo il ricercatore, KAX17 raccoglie informazioni sugli utenti che si connettono alla rete Tor e quindi determina i loro percorsi. Nusenu ha riferito i suoi risultati al Tor Project lo scorso anno e i server sono stati rimossi dalla rete nell’ottobre 2020. Poco dopo, un altro gruppo di nodi di uscita è apparso in Tor senza informazioni di contatto, ma non è chiaro se fosse associato a KAX17.
Ad ottobre e novembre 2021, il Tor Project ha anche rimosso centinaia di server KAX17. Né Nusenu né il Tor Project hanno ancora conpreso chi era dietro a KAX17.
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