
In una realtà interconnessa come quella odierna, la sicurezza informatica non riguarda solo la protezione delle informazioni. Oggi la maggior parte dei devices e degli strumenti fisici viene in qualche modo connessa in rete. Che sia per il suo funzionamento strutturale o per attività di manutenzione o monitoraggio da remoto, tutti gli strumenti sono ormai connessi e interdipendenti.
Questa realtà, se da un lato ne ha aumentato la produttività e l’efficienza, anche e soprattutto in ambito industriale, dall’altro ha ampliato le minacce su cui intervenire per attenuarne la probabilità di accadimento e l’impatto.
Tanti sono i framework e i lavori già noti sulla messa in sicurezza dell’ambiente OT e IoT ad applicazione industriale, in questo contributo ci si vuole tuttavia focalizzare su un documento lavorato a più mani da Agenzie e organizzazioni statunitensi.
In particolare il documento è stato sviluppato da Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA), Federal Bureau of Investigation (FBI), Environmental Protection Agency (EPA), and Department of Energy (DOE), le quali si dicono allarmate dai potenziali pericoli che potrebbero derivare da un malfunzionamento delle Tecnologie Operative (OT) e dei sistemi industriali di controllo (ICS) delle infrastrutture critiche.
Le misure di mitigazione più basilari per la messa in sicurezza degli apparati OT e ICS consigliate nel documento sono:
Dallo studio svolto in occasione della redazione del documento in analisi è emerso che molti sistemi utilizzano password di default o facilmente indovinabili. L’utilizzo di Rainbow Table e di strumenti open source facilmente reperibili rende molto semplice, agli attaccanti, compromettere gli accessi a strumenti operativi che siano esposti su reti internet pubbliche.
Le Organizzazioni dovrebbero inoltre mantenere regolari comunicazioni con i propri fornitori di servizi e sistemi che possono assisterle nel configurare i devices nel modo più adeguato a garantire le specifiche esigenze di sicurezza dell’Organizzazione. I problemi di errata configurazione, infatti, possono accadere in ogni momento. Mantenere dei canali di comunicazione con i propri fornitori può facilitare la tracciabilità e la gestione di questi eventi, riducendo la probabilità di futuri problemi e vulnerabilità.
Queste sono alcune misure base, di facile attuazione e quindi urgenti, che possono essere adottate dalle Organizzazioni che adottano strumenti e soluzioni OT.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


Un nuovo strumento AI è apparso sul dark web e ha rapidamente attirato l’attenzione degli esperti di sicurezza, e non per le migliori ragioni. Si tratta di un servizio di intelligenza artificiale chiamato DIG AI,…

Negli ultimi mesi, una domanda sta emergendo con sempre maggiore insistenza nei board aziendali europei: il cloud statunitense è davvero sicuro per tutte le aziende? Soprattutto per quelle realtà che operano in settori strategici o…

Un nuovo e formidabile nemico è emerso nel panorama delle minacce informatiche: Kimwolf, una temibile botnet DDoS, sta avendo un impatto devastante sui dispositivi a livello mondiale. Le conseguenze di questa minaccia possono essere estremamente…

Ecco! Il 20 dicembre 1990, qualcosa di epocale successe al CERN di Ginevra. Tim Berners-Lee, un genio dell’informatica britannico, diede vita al primo sito web della storia. Si tratta di info.cern.ch, creato con l’obiettivo di…

Una giuria federale del Distretto del Nebraska ha incriminato complessivamente 54 persone accusate di aver preso parte a una vasta operazione criminale basata sull’uso di malware per sottrarre milioni di dollari dagli sportelli automatici statunitensi.…