Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

Connessi e vulnerabili: come mettere in sicurezza OT e ICS nel 2025

Andrea Capelli : 21 Giugno 2025 08:30

In una realtà interconnessa come quella odierna, la sicurezza informatica non riguarda solo la protezione delle informazioni. Oggi la maggior parte dei devices e degli strumenti fisici viene in qualche modo connessa in rete. Che sia per il suo funzionamento strutturale o per attività di manutenzione o monitoraggio da remoto, tutti gli strumenti sono ormai connessi e interdipendenti.

Questa realtà, se da un lato ne ha aumentato la produttività e l’efficienza, anche e soprattutto in ambito industriale, dall’altro ha ampliato le minacce su cui intervenire per attenuarne la probabilità di accadimento e l’impatto.

Tanti sono i framework e i lavori già noti sulla messa in sicurezza dell’ambiente OT e IoT ad applicazione industriale, in questo contributo ci si vuole tuttavia focalizzare su un documento lavorato a più mani da Agenzie e organizzazioni statunitensi.

Prompt Engineering & Sicurezza: diventa l’esperto che guida l’AI

Vuoi dominare l’AI generativa e usarla in modo sicuro e professionale? Con il Corso Prompt Engineering: dalle basi alla cybersecurity, guidato da Luca Vinciguerra, data scientist ed esperto di sicurezza informatica, impari a creare prompt efficaci, ottimizzare i modelli linguistici e difenderti dai rischi legati all’intelligenza artificiale. Un percorso pratico e subito spendibile per distinguerti nel mondo del lavoro.
Non restare indietro: investi oggi nelle tue competenze e porta il tuo profilo professionale a un nuovo livello.
Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com
Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]



Supporta RHC attraverso:
 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.
 

In particolare il documento è stato sviluppato da Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA), Federal Bureau of Investigation (FBI), Environmental Protection Agency (EPA), and Department of Energy (DOE), le quali si dicono allarmate dai potenziali pericoli che potrebbero derivare da un malfunzionamento delle Tecnologie Operative (OT) e dei sistemi industriali di controllo (ICS) delle infrastrutture critiche.

Le misure di mitigazione più basilari per la messa in sicurezza degli apparati OT e ICS consigliate nel documento sono:

  • Rimuovere le connessioni delle tecnologie OT dall’internet pubblico. Una prima attività utile è quella di mappare e identificare i propri asset esposti su rete pubbliche e, laddove tale esposizione non sia voluta e non necessaria, rimuoverla. La tecnologia OT, infatti, tendenzialmente non gode di metodi di autorizzazione e autenticazione degli accessi particolarmente evoluti e sufficientemente forti da contrastare le moderne minacce informatiche. I criminali informatici, infatti, possono ricorrere a strumenti semplici e diffusi che gli consentono di trovare rapidamente accessi su IP pubblici e da lì ottenere l’accesso ai devices OT.
  • Cambiare immediatamente le password di default e usare una password forte, diversa per ciascuno strumento. Questa è una procedura di igiene informatica consigliata anche per i devices domestici, quale ad esempio la rete wi-fi di casa. Il problema del password reuse, per cui si tende ad utilizzare più chiavi di accesso per diversi strumenti, è a sua volta un grosso problema a tutti i livelli poiché la compromissione di una password può portare alla compromissione di più strumenti, in un rapporto uno a molti che avvantaggia enormemente i criminali informatici.

Dallo studio svolto in occasione della redazione del documento in analisi è emerso che molti sistemi utilizzano password di default o facilmente indovinabili. L’utilizzo di Rainbow Table e di strumenti open source facilmente reperibili rende molto semplice, agli attaccanti, compromettere gli accessi a strumenti operativi che siano esposti su reti internet pubbliche.

  • Sicurezza dell’accesso remoto alle reti OT. Molte Organizzazioni, nella loro valutazione del rischio, adottano o hanno adottato soluzioni di compromesso nell’implementazione delle misure di sicurezza e delle politiche di accesso agli strumenti OT. Con le nuove consapevolezze sui rischi legati agli strumenti OT, queste politiche andrebbero aggiornate avendo cura di spostare queste connessioni su reti IP private e non più pubbliche e di utilizzare VPN con password forti e un sistema MFA che sia resistente al phishing. Dal punto di vista organizzativo è utile documentare e adottare politiche ispirate al principio dell’accesso minimo per le tipologie di funzioni e di attività dell’utente e mantenere una politica che consenta di monitorare e disabilitare in tempo utile tutti gli account dormienti.
  • Segmentare reti IT e OT. Questa misura può contribuire a ridurre l’impatto potenziale delle minacce e i rischi di interruzioni delle operazioni OT. La segmentazione, infatti, riduce la possibilità di diffusione di una compromissione.
  • Mantenere gli accessi e gli utilizzi manuali. Fondamentale in ottica di disaster recovery e business continuity è la possibilità di intervenire rapidamente accedendo al controllo manuale dei devices. Questa misura di sicurezza rende possibile una reazione pressoché immediata ad un incidente. Le diverse politiche di business continuity, disaster recovery, le capacità di isolamento e i backup dovrebbero essere testati regolarmente per garantire la sicurezza delle operazioni manuali in caso di incidente.

Le Organizzazioni dovrebbero inoltre mantenere regolari comunicazioni con i propri fornitori di servizi e sistemi che possono assisterle nel configurare i devices nel modo più adeguato a garantire le specifiche esigenze di sicurezza dell’Organizzazione. I problemi di errata configurazione, infatti, possono accadere in ogni momento. Mantenere dei canali di comunicazione con i propri fornitori può facilitare la tracciabilità e la gestione di questi eventi, riducendo la probabilità di futuri problemi e vulnerabilità.

Queste sono alcune misure base, di facile attuazione e quindi urgenti, che possono essere adottate dalle Organizzazioni che adottano strumenti e soluzioni OT.

Andrea Capelli
Avvocato, consulente e formatore presso realtà pubbliche e private in materia di informatica giuridica, protezione dei dati personali e sicurezza informatica

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Attacchi agli aeroporti europei: ENISA identifica il ransomware
Di Redazione RHC - 22/09/2025

L’Agenzia europea per la sicurezza informatica (ENISA) ha annunciato di aver identificato il ransomware che ha bloccato gli aeroporti europei. L’incidente ha colpito diverse città europee, tra cu...

I vincitori della corsa all’Intelligenza artificiale? Saranno gli elettricisti e gli idraulici
Di Redazione RHC - 22/09/2025

In un’intervista con Channel 4 News, il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha dichiarato che nella corsa al successo nell’era dell’intelligenza artificiale, “i grandi vincitori saranno elettricisti ...

Maxi leak su DarkForums: 196 siti italiani esposti con credenziali FTP in chiaro
Di Luca Stivali - 22/09/2025

Il 20 settembre 2025 alle 23:52 è comparso su DarkForums un thread dal titolo “FRESH FTP LEAK”, pubblicato dall’utente Hackfut. Il materiale esporrebbe accessi a server FTP distribuiti in d...

Dal guinzaglio all’autonomia: Ban, blocco Nvidia e soluzioni cluster AI di Huawei
Di Redazione RHC - 22/09/2025

La cinese Huawei ha compiuto un passo importante nello sviluppo della propria infrastruttura di intelligenza artificiale. L’azienda ha presentato soluzioni progettate per aumentare la potenza di cal...

Gli hacker non vogliono salvarti: vogliono cancellarti
Di Redazione RHC - 21/09/2025

Gli hacker prendono sempre più di mira i backup , non i sistemi o i server, ma i dati che le aziende conservano per un periodo di tempo limitato, in modo da potersi riprendere in caso di attacchi. Un...