
I terminal petroliferi europei continuano a subire attacchi informatici. In precedenza, avevamo riferito di attacchi alle compagnie petrolifere tedesche Oiltanking e Mabanaft e ai terminal del centro commerciale petrolifero europeo Amsterdam-Rotterdam-Anversa.
Ora la società belga SEA-Invest e l’olandese Evos hanno segnalato attacchi informatici ai loro sistemi. Gli incidenti hanno interrotto le operazioni delle società nei porti europei e africani.
Secondo gli esperti di sicurezza informatica, non è stata ancora trovata alcuna prova che gli attacchi informatici siano stati coordinati.
Secondo Evos, l’impatto dell’incidente è limitato ai porti di Terneuzen, Gand e Malta. Gli attacchi a SEA-Invest ed Evos potrebbero avere un impatto maggiore sulle forniture di carburante rispetto agli attacchi alle compagnie petrolifere tedesche di gennaio. Nel caso di Oiltanking e Mabanaft, il carburante è stato ottenuto da fonti alternative e il problema non si è diffuso al di fuori del Paese.
Secondo NL Times, Evos ha attualmente difficoltà a caricare e scaricare petrolio, ma tutti i porti della compagnia nei Paesi Bassi rimangono aperti.
Anche il più grande porto mercantile d’Europa, Riverlake, a Rotterdam, nei Paesi Bassi, ha riferito di un incidente che ha impedito lo scarico di alcune chiatte petrolifere.
L’impatto complessivo degli attacchi informatici è quello di rallentare la fornitura di petrolio ai punti vendita al dettaglio a causa delle difficoltà di riempimento delle navi cisterna. Per quanto tempo durerà non è ancora noto, poiché ci sono ancora pochissime informazioni pubblicamente disponibili su tutti gli attacchi informatici a questo delicato comparto, compresi i precedenti incidenti in Germania.
In precedenza è stato riferito che le compagnie petrolifere tedesche potrebbero diventare vittime del gruppo di cyber-estorsione Black Cat, che è presumibilmente la “reincarnazione” del sensazionale BlackMatter/DarkSide. Tuttavia, non è noto se questo ransomware sia stato utilizzato negli attacchi ai terminal petroliferi in Belgio e nei Paesi Bassi.
La natura simultanea degli attacchi informatici sullo sfondo dell’attuale situazione geopolitica suggerisce una campagna maligna coordinata.
Tuttavia, gli esperti di sicurezza stanno esortando il pubblico a non correre a conclusioni affrettate fino a quando non emergeranno altri fatti. È possibile che gli attacchi siano stati effettuati utilizzando e-mail di phishing inviate da bot a rappresentanti dell’industria petrolifera europea o siano stati il risultato di un hack in alcuni software utilizzati da tutte le società interessate.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


Secondo quanto appreso da fonti interne di RedHotCyber, l’offensiva digitale che sta creando problemi al Sistema Postale Nazionale in Francia è stata ufficialmente rivendicata dal collettivo hacker filo-russo NoName057(16). Gli analisti confermano che l’azione rientra…

L’analisi che segue esamina il vettore di attacco relativo alla CVE-2025-47761, una vulnerabilità individuata nel driver kernel Fortips_74.sys utilizzato da FortiClient VPN per Windows. Il cuore della problematica risiede in una IOCTL mal gestita che…

Una vulnerabilità critica è stata individuata in MongoDB, tra le piattaforme di database NoSQL più utilizzate a livello globale. Questa falla di sicurezza, monitorata con il codice CVE-2025-14847, permette agli aggressori di estrarre dati sensibili…

Il procuratore generale del Texas Ken Paxton ha accusato cinque importanti produttori di televisori di aver raccolto illegalmente dati degli utenti utilizzando la tecnologia di riconoscimento automatico dei contenuti (ACR) per registrare ciò che i…

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana (AGCM) ha imposto una sanzione significativa ad Apple. La sanzione ammonta a 98,6 milioni di euro, ovvero circa 115 milioni di dollari. ed è relativa a al…