Redazione RHC : 2 Agosto 2024 19:04
I ricercatori di CISPA , SBA Research e dell’Università di Vienna hanno scoperto due vulnerabilità nel protocollo mobile Voice over WiFi (VoWiFi) che compromettono la sicurezza delle comunicazioni per milioni di utenti di telefoni cellulari in tutto il mondo. Al momento, le carenze sono state eliminate, ma gli scienziati hanno parlato della loro scoperta.
Gli smartphone moderni possono stabilire connessioni telefoniche non solo tramite reti mobili, ma anche tramite Wi-Fi ( chiamate WLAN ), fornendo la comunicazione anche in luoghi con segnale debole.
Dal 2016 quasi tutti i principali operatori di telefonia mobile offrono le chiamate Wi-Fi, preinstallate su tutti i nuovi smartphone.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Architettura per Telefonate da portatile (UE) a centrale (IMS): confronto tra connessione VoLTE e VoWiFi
Le vulnerabilità hanno interessato i servizi di 13 dei 275 operatori di telefonia mobile studiati, compresi operatori di Austria, Slovacchia, Brasile e Russia, mettendo a rischio la sicurezza delle comunicazioni di circa 140 milioni di clienti.
L’errore è correlato a un importante componente di rete nell’architettura delle reti LTE e 5G: Evolved Packet Data Gateway (ePDG). Per le chiamate WLAN lo smartphone deve registrarsi sulla rete principale dell’operatore. Per garantire che ciò avvenga in modo sicuro, vengono stabiliti tunnel IPsec tra il dispositivo e ePDG.
I tunnel IPsec vengono creati in più fasi. La sicurezza delle comunicazioni è garantita principalmente attraverso lo scambio di chiavi crittografiche mediante il protocollo Internet Key Exchange (IKE). Le chiavi devono essere private e casuali, ma gli operatori non rispettano queste condizioni.
13 operatori hanno utilizzato lo stesso set di 10 chiavi private statiche anziché impostarne di nuove e casuali. Un malintenzionato in possesso di queste chiavi potrebbe facilmente intercettare le comunicazioni tra smartphone e operatori. Hanno accesso alle chiavi tutti gli operatori interessati, il produttore ed eventualmente i servizi di sicurezza di ciascun paese. Anche le reti del provider cinese ZTE erano minacciate.
I ricercatori hanno anche scoperto che molti nuovi chip (compreso il 5G) del produttore taiwanese MediaTek , utilizzati in alcuni smartphone Android di Xiaomi, Oppo, Realme e Vivo, presentano un’altra vulnerabilità.
Il chip funziona con la carta SIM per registrare gli utenti sulla rete mobile utilizzando VoWiFi. Gli scienziati hanno scoperto che il livello di crittografia lato smartphone può essere ridotto al minimo mediante attacchi mirati. Dall’analisi delle configurazioni di altri produttori, Google, Apple, Samsung e Xiaomi, è emerso che fino all’80% dei casi utilizzavano metodi crittografici obsoleti.
I ricercatori non possono confermare quanti utenti in tutto il mondo siano stati effettivamente colpiti dagli attacchi o siano stati intercettati. Gli scienziati hanno segnalato il problema al GSMA e ai relativi fornitori, dando loro l’opportunità di sviluppare aggiornamenti. Gli aggiornamenti sono già stati rilasciati. Solo dopo una divulgazione responsabile i ricercatori hanno pubblicato il loro lavoro al Simposio sulla sicurezza USENIX del 2024, rendendo i loro risultati disponibili ad altri ricercatori.
Vulnerabilità:
Gli esperti hanno lanciato l’allarme: i gruppi ransomware stanno utilizzando sempre più spesso il nuovo malware Skitnet (noto anche come Bossnet) per lo sfruttamento successivo delle ...
Nel panorama delle minacce odierne, Defendnot rappresenta un sofisticato malware in grado di disattivare Microsoft Defender sfruttando esclusivamente meccanismi legittimi di Windows. A differenza di a...
Molti credono che l’utilizzo di una VPN garantisca una protezione totale durante la navigazione, anche su reti WiFi totalmente aperte e non sicure. Sebbene le VPN siano strumenti efficaci per c...
Durante una conferenza nazionale dedicata alla sicurezza informatica, sono stati ufficialmente premiati enti, aziende e professionisti che nel 2024 hanno dato un contributo significativo al National I...
Nel mondo della cybersecurity esiste una verità scomoda quanto inevitabile: per difendere davvero qualcosa, bisogna sapere come violarlo. L’autenticazione multi-fattore è una delle co...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006