Redazione RHC : 14 Giugno 2022 13:06
Bill Gates si accorse piuttosto tardi delle potenzialità del Web. Prima di aprile 1994, infatti, i dirigenti Microsoft, allora impegnati nel codice del futuro Windows 95, consideravano Internet poco più di una curiosità.
Nelle file più basse dell’azienda, però, iniziava a nascere l’interesse verso questa nuova tecnologia. Già nel dicembre del 1992, per esempio, Russell Siegelman avviò il progetto Marvel, il nome in codice del futuro servizio “The Microsoft Network”.
Il primo all’interno di Microsoft a proporre una strategia per Internet fu James Allard.
CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHC
Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"?
Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti?
Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati.
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Entrato nell’azienda nel 1991, nel 1992 Allard era l’unico programmatore Microsoft operativo nella sezione “Internet Technologies”: contribuì alla prima edizione delle specifiche per la Windows Sockets API (Winsock) e creò il server www.microsoft.com per sperimentare lo stack TCP/IP all’interno di Microsoft e nel 1993 lavorò a un progetto non autorizzato per creare il primo server Internet di Microsoft.
Frustrato dalla mancanza di considerazione da parte dei dirigenti Microsoft, e alla vista del crescente successo di Mosaic, il 25 gennaio 1994 Allard scrisse un memorandum di 16 pagine intitolato Windows: The Next Killer Application on the Internet, in cui considerava una priorità l’introduzione delle funzionalità per l’accesso ad Internet in Windows 95.
Sono passati più di 28 anni da quel momento.
Il 15 giugno, Microsoft interromperà finalmente il supporto per Internet Explorer, dopo il suo lancio avvenuto il 24 agosto 1995.
La versione desktop di IE verrà disabilitata e sostituita con il nuovo Microsoft Edge, dove gli utenti verranno reindirizzati automaticamente a Edge all’avvio di Internet Explorer 11.
Microsoft interromperà il supporto per IE11 su alcune versioni di Windows 10 fornite tramite il canale semestrale su sistemi che eseguono Windows (versione 20H2 e successive) e SKU client Windows 10 IoT (versione 20H2 e successive).
Internet Explorer non è inoltre disponibile su Windows 11, che per impostazione predefinita ha Microsoft Edge basato su Chromium.
Tuttavia, IE sarà disponibile su alcune versioni di Windows dopo il 15 giugno 2022:
Secondo Microsoft, Internet Explorer 11 per i sistemi operativi supportati riceverà aggiornamenti di sicurezza e supporto tecnico per tutta la vita della versione di Windows su cui è installato.
Inoltre, il browser Edge avrà la possibilità di selezionare la modalità IE11, che mantiene la compatibilità con le versioni precedenti del browser originale. Questa modalità sarà supportata fino al 2029.
Sasha Levin, sviluppatore di kernel Linux di lunga data, che lavora presso NVIDIA e in precedenza presso Google e Microsoft, ha proposto di aggiungere alla documentazione del kernel regole formali per...
Google sta trasformando il suo motore di ricerca in una vetrina per l’intelligenza artificiale, e questo potrebbe significare un disastro per l’intera economia digitale. Secondo un nuovo...
Il panorama delle minacce non dorme mai, ma stavolta si è svegliato con il botto. Il 18 luglio 2025, l’azienda di sicurezza Eye Security ha lanciato un allarme che ha subito trovato eco ne...
Nel corso di un’operazione internazionale coordinata, denominata “Operation Checkmate”, le forze dell’ordine hanno sferrato un duro colpo al gruppo ransomware BlackSuit (qu...
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha segnalato lo smantellamento di quattro piattaforme darknet utilizzate per la distribuzione di materiale pedopornografico. Contemporaneamente, un dicio...
Iscriviti alla newsletter settimanale di Red Hot Cyber per restare sempre aggiornato sulle ultime novità in cybersecurity e tecnologia digitale.
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006