
L’algoritmo Dreamer AI, sviluppato dai ricercatori di Google DeepMind in collaborazione con uno scienziato dell’Università di Toronto, ha imparato a migliorare le proprie abilità autonomamente, padroneggiando Minecraft in pochi giorni. Come riportato nell’ultimo numero di Nature, Dreamer ha raggiunto il livello esperto in soli nove giorni, senza alcuna formazione precedente: non gli è stato spiegato come giocare, ma gli è stato semplicemente fornito un quadro di possibili azioni e un sistema di ricompense per chi trova i diamanti.
Sebbene addestrare l’intelligenza artificiale tramite giochi possa sembrare uno spreco di risorse (è solo un computer che gioca con un altro computer), in realtà fornisce informazioni su come far sì che l’intelligenza artificiale si adatti, impari e raggiunga obiettivi in ambienti mutevoli. E questo è già un passo importante verso robot in grado di svolgere compiti nel mondo reale senza supervisione e intervento costanti.
Durante l’esperimento, Dreamer è stato inserito in un ambiente di gioco Minecraft, in cui ogni sessione di gioco durava solo 30 minuti. Dopodiché il gioco è ripreso in un mondo virtuale completamente nuovo, con paesaggi, risorse e condizioni diverse.
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Nonostante queste limitazioni, l’algoritmo ha imparato rapidamente: ha immaginato un futuro in cui aveva già raggiunto tutti i suoi obiettivi e si è concentrato solo sulle azioni che avrebbero portato a quel risultato. Queste abilità vennero mantenute e utilizzate nel successivo mondo virtuale, aiutando Dreamer a migliorare rapidamente le sue capacità.
Il punto è che Dreamer non impara copiando la strategia di qualcun altro, ma sperimentando e tracciando attentamente un percorso verso il successo. Ciò apre importanti possibilità: se l’intelligenza artificiale è in grado di raggiungere autonomamente obiettivi complessi in tali condizioni, può potenzialmente imparare a risolvere problemi reali nel mondo fisico, dalla navigazione alla riparazione o manutenzione.
E forse molto presto i robot saranno effettivamente in grado di imparare da soli, senza dover attendere istruzioni dagli esseri umani.
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