Redazione RHC : 17 Marzo 2022 07:38
Questa settimana, VUSec, il gruppo per la sicurezza di sistema e rete della Vrije Universiteit Amsterdam, ha annunciato Branch History Injection (BHI), una nuova variante della vulnerabilità Spectre V2 che colpisce più processori Intel e core Arm.
Il sito Web Linux Phoronix ha condotto test che dimostrano che l’uso di misure progettate per coprire la vulnerabilità BHI porta a un degrado delle prestazioni. La diminuzione raggiunge il 35%.
Chiariamo che stiamo parlando di una “patch” che è stata rilasciata dalla comunità Linux. Intel sta ancora pianificando il rilascio di un aggiornamento di sicurezza per i processori interessati, ma l’operazione richiederà più tempo a causa dell’elevato numero di processori. La fonte ricorda che i processori Intel Haskell sono i più vulnerabili.
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Per “coprire” BHI, VUSec consiglia di abilitare Repotlines. La raccomandazione si applica agli attuali processori dotati di protezioni hardware critiche Spectre V2. Per Intel, si tratterà di eIBRS (Enhanced Indirect Branch Restricted Speculation) e di Retpolines aggiuntivi che operano in parallelo tra loro poiché eIBRS non è sufficiente per combattere la BHI.
Come mostrano i risultati di Phoronix per l’Intel Core i9-12900K, dopo l’attivazione di Retpolines, le prestazioni nell’amministrazione del sistema e nelle attività ad alta intensità di I/O sono notevolmente diminuite.
Allo stesso tempo, ad esempio, lavorare con le immagini e navigare in Internet ha sofferto poco.
Nel caso del Core i7-1185G7 (Tiger Lake), il calo delle prestazioni è notevolmente maggiore: 35,6% nel test OSBench e 34,1% nel test Flexible IO Tester.
Ancora una volta, si presenta maggiormente nell’amministrazione del sistema e nelle attività ad alta intensità di I/O. Il gioco, la navigazione e altre attività quotidiane sono stati poco colpiti.
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