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Full Self-Driving: Tesla vs Waymo.

Redazione RHC : 28 Aprile 2021 08:00

Tesla da molto tempo sta lavorando nella produzione di algoritmi capaci di alimentare quello che viene definito come Full SelfDriving” (FSD), che consentirà in un prossimo futuro, di indicare una destinazione sul navigatore e attendere che l’auto ti porti a destinazione.

Di recente le polemiche su questo prodigio della tecnologia si sono riaccese, dopo la morte del dottor Will Varner di 59 anni, e Everette Talbot di 69 anni, in uno schianto in Texas, dove la macchina presumibilmente era pilotata dal computer, anche se Elon Musk ha riportato recentemente che il proprietario dell’autovettura non avesse acquistato il pacchetto software FSD.

Ma a parte questo ultimo incidente, è dal 2016 che Tesla vende auto con una suite di telecamere, radar e altro hardware che ha pubblicizzato come “pronto per la guida completamente autonoma con un futuro aggiornamento software”. Lo stesso anno, Tesla iniziò a far pagare migliaia di dollari per un pacchetto software “completamente autonomo” che avrebbe dovuto essere consegnato in seguito.

Se Tesla non sarà in grado di fornire software completamente autonomo, probabilmente avrà molti clienti arrabbiati, anche perché Musk inizialmente aveva previsto che questa tecnologia sarebbe stata pronta entro il 2018, ma ha ripetutamente spostato le date del suo rilascio a causa dell’affidabilità delle intelligenze artificiali che la alimentano.

Lo scorso ottobre, Tesla ha rilasciato una versione beta del suo software “full self-driving” ad un gruppo selezionato di clienti Tesla.

Laddove le versioni precedenti erano limitate a determinati ambienti di guida (principalmente autostrade), la versione beta di FSD era progettata per gestire tutti i tipi di strade e incroci più comuni.

Il software quindi, ora può gestire i semafori, svoltare a sinistra e spostarsi in rotatorie.

Ma chiaramente non era pronto per il rilascio su vasta scala, infatti abbiamo visto diverse problematiche relative alla mancata gestione di alcune “strade particolari”, come quelle del vietnam riportate nel video, o strade con lavori in corso, e così via …

Oppure altri problemi come l’impossibilità di schivare un autocarro sulla strada.

Tesla, ovviamente, sta lavorando per risolvere questi problemi e migliorare il software nel tempo. Musk ritiene che tra non molto il software sarà abbastanza buono da poter funzionare senza la supervisione umana attiva. E non molto tempo dopo, sarà abbastanza buono da funzionare in modo completamente autonomo, senza nessuno al posto di guida o addirittura in macchina.

Nel mentre che Tesla sviluppa la sua guida autonoma, Waymo, un’altra azienda americana di guida autonoma e filiale di Alphabet Inc, la società madre di Google, ha già ha attiva una linea di taxi a guida autonoma che opera nella grande area di Phoenix, in Arizona.

E non sono d’accordo con la strategia di Elon Musk, anzi dichiarano che occorre essere prudenti con le auto a guida autonoma.

Premesso le diverse tecnologie utilizzate (Waymo utilizza i famosi sensori Lidar, acronimo di “light detection and ranging” o “laser imaging, detection, and ranging”, che combinano speciali laser per generare immagini 3d anzichè 2d come Tesla), credono che la “transizione” verso la guida puramente autonoma, sia irto di pericoli.

Il team di Waymo ritiene che la sua esperienza iniziale, quando lavorava sul progetto di auto a guida autonoma per Google, lo confermi. All’inizio degli anni 2010, Google ha sviluppato un sistema di assistenza alla guida simile al pilota automatico odierno e ha preso in considerazione la possibilità di venderlo alle case automobilistiche.

Ma quando hanno permesso ai dipendenti di Google di testare il software su strade pubbliche, hanno scoperto che i conducenti si fidavano fin troppo presto e questo è molto interessante in quanto gli impiegati di Google hanno a che fare con il mondo IT ovviamente in forma molto maggiore rispetto ad un normale utilizzatore.

I conducenti che avrebbero dovuto monitorare da vicino il sistema passavano invece il loro tempo a guardare i loro telefoni, truccarsi e altre distrazioni.

La sfida fondamentale qui è che quanto migliore diventa un sistema di assistenza alla guida, tanto più difficile è attirare l’attenzione dei conducenti e meno è probabile che siano preparati se il software commette un errore. Il team di Google non ha visto una buona soluzione a questo problema, quindi ha completamente cambiato la propria strategia. Si sono concentrati sulla creazione di un servizio di taxi a guida autonoma che non avrebbe mai avuto clienti al posto di guida, affidandosi a conducenti di sicurezza professionali e addestrati per supervisionare il software durante i test.

Krafcik afferma che Waymo ha in gran parte completato il lavoro tecnico sul suo software a guida autonoma e ora è concentrato sull’ampliamento della tecnologia.

Se questo è vero, la società potrebbe essere in grado di dimostrare la fattibilità tecnica e commerciale del suo approccio nei prossimi due anni.

Musk ha liquidato l’approccio di Waymo come una “soluzione altamente specializzata” e si è chiesto se Waymo possa ampliarlo.

Redazione
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