Redazione RHC : 30 Aprile 2025 14:29
Il team del Google Threat Intelligence Group (GTIG) ha scoperto uno sfruttamento su larga scala di falle critiche del software. Nell’ultimo anno, i criminali informatici hanno sfruttato 75 falle di sicurezza precedentemente sconosciute, le cosiddette vulnerabilità zero-day. Gli aggressori hanno prestato particolare attenzione al software aziendale, in particolare ai sistemi di sicurezza e alle soluzioni di rete.
Le violazioni scoperte sono state classificate in due categorie principali. Nelle tecnologie aziendali, gli esperti hanno rilevato 33 falle critiche, le restanti 42 hanno interessato piattaforme e prodotti per gli utenti finali: dispositivi mobili, sistemi operativi, browser e programmi applicativi.
Rispetto all’anno precedente, il numero totale di attacchi che sfruttano vulnerabilità zero-day è leggermente diminuito, passando da 98 a 75 casi. Tuttavia, gli analisti notano che la tendenza a lungo termine rimane al rialzo. Per fare un paragone: l’anno prima erano stati registrati solo 63 incidenti simili.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Di particolare preoccupazione per i ricercatori sono le attività dei fornitori commerciali di spyware. Questi gruppi migliorano costantemente i metodi per mascherare le loro attività e aumentare il livello di sicurezza operativa, il che rende molto più difficile la loro individuazione e identificazione.
Più della metà delle vulnerabilità individuate dagli esperti di Google sono state sfruttate in operazioni di spionaggio informatico. La situazione era particolarmente tesa nel segmento della tecnologia aziendale: sono stati identificati 20 bug critici nei sistemi di sicurezza e nelle apparecchiature di rete, che rappresentavano oltre il 60% di tutti i casi di attacchi alle infrastrutture aziendali.
Il browser web Chrome di Google è rimasto l’obiettivo principale tra i browser, sebbene il numero complessivo di attacchi a questa categoria di software sia diminuito. Nell’ultimo anno sono state scoperte 11 vulnerabilità zero-day, rispetto alle 17 dell’anno precedente. Una dinamica simile è stata osservata nel segmento dei dispositivi mobili, dove la cifra è scesa a 9.
Il sistema operativo Windows ha mostrato il maggiore incremento nel numero di difetti critici. I ricercatori di Google hanno registrato 22 exploit, in aumento rispetto ai 17 dell’anno precedente. Gli esperti sottolineano che finché questa piattaforma manterrà la sua posizione di leadership sia nell’uso domestico che professionale, continuerà senza dubbio a rappresentare un bersaglio interessante per gli aggressori.
Nel settore aziendale, gli obiettivi più comuni degli attacchi sono stati i servizi cloud Ivanti, il sistema PAN-OS di Palo Alto Networks, il firewall Adaptive Security Appliance di Cisco e la soluzione Connect Secure VPN di Ivanti. In totale sono stati interessati prodotti di 18 diversi produttori di soluzioni aziendali.
Gli analisti sono riusciti a stabilire l’origine di una parte significativa degli attacchi. Gli sviluppatori di spyware commerciali hanno sfruttato otto falle zero-day. Cinque casi hanno coinvolto gruppi sostenuti dalla Cina e dalla Corea del Nord, con gli hacker nordcoreani che perseguivano sia obiettivi di intelligence che finanziari. Altri cinque attacchi sono stati perpetrati da gruppi indipendenti di criminalità informatica. Almeno tre casi di sfruttamento di vulnerabilità critiche sono stati attribuiti alla Russia.
Gli esperti sottolineano la crescente disponibilità di strumenti per individuare e utilizzare gli 0-day. Gli aggressori esplorano attivamente nuove direzioni tecnologiche, attaccando spesso gli sviluppatori meno esperti. Si prevede che tali tecniche saranno utilizzate ancora per molto tempo, poiché consentono operazioni segrete, presenza a lungo termine nei sistemi ed elusione della giustizia.
“Il sistema di difesa militare Skynet entrerà in funzione il 4 agosto 1997. Comincerà ad autoistruirsi imparando a ritmo esponenziale e diverrà autocosciente alle 2:14 del giorno...
Un nuovo strumento per disabilitare i sistemi EDR è apparso nell’ambiente dei criminali informatici , che gli esperti di Sophos ritengono essere un’estensione dell’utility ED...
Una vulnerabilità di WinRAR recentemente chiusa monitorata con il codice CVE-2025-8088 è stata sfruttata in attacchi di phishing mirati prima del rilascio della patch. Il problema era un Dir...
Alla conferenza Black Hat di Las Vegas, VisionSpace Technologies ha dimostrato che è molto più facile ed economico disattivare un satellite o modificarne la traiettoria rispetto all’u...
Una falla di sicurezza cruciale nell’HTTP/1.1 è stata resa pubblica dagli esperti di sicurezza, mettendo in luce una minaccia che continua ad impattare sull’infrastruttura web da pi...