Redazione RHC : 11 Ottobre 2024 08:07
Nel sottobosco del dark web, dove si scambiano illegalmente informazioni sensibili e strumenti per attacchi informatici, è emerso un annuncio che desta allarme.
Un utente, identificato con lo pseudonimo di “MrDark”, ha messo in vendita l’accesso completo ad un e-commerce italiano con un fatturato di oltre 9,2 milioni di euro, cono 500 ordini a settimana.
Quando si parla di “vendere un accesso”, si intende la cessione illegale delle credenziali di accesso o dei bug di sicurezza con relativo exploit, che permettono di entrare in un sistema informatico senza autorizzazione. In questo caso specifico, l’acquirente otterrebbe l’accesso completo all’amministrazione del negozio online, al database dei clienti e alla chiave di crittografia necessaria per decifrare i dati.
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Gli Initial Access Broker o semplicemente IaB, sono individui o gruppi criminali che si occupano di individuare e sfruttare le vulnerabilità dei sistemi informatici. Una volta ottenute le credenziali di accesso, le mettono in vendita sul dark web, spesso a prezzi elevati, attirando l’attenzione di altri criminali interessati a rubare dati sensibili, a commettere frodi o a sabotare sistemi informatici.
La vendita di accessi illeciti rappresenta una grave minaccia per le aziende e i consumatori. Le conseguenze di un attacco informatico di questo tipo possono essere devastanti:
Per proteggersi da questo tipo di minacce, è fondamentale adottare misure di sicurezza adeguate e seguire le normative vigenti in materia di sicurezza informatica, come ad esempio la neonata NIS2. E quindi:
Ovviamente non sappiamo quale sia l’azienda violata.
Il caso dell’e-commerce italiano messo in vendita sul dark web è solo l’ultimo esempio di come il cybercrime sia in costante evoluzione. Per proteggere le proprie informazioni e quelle delle proprie aziende, è fondamentale essere consapevoli dei rischi e adottare le misure di sicurezza necessarie.
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