Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

I Broker vendono l’Accesso ad un E-Shop italiano con 10 milioni di fatturato. Chi sono gli IaB?

Redazione RHC : 11 Ottobre 2024 08:07

Nel sottobosco del dark web, dove si scambiano illegalmente informazioni sensibili e strumenti per attacchi informatici, è emerso un annuncio che desta allarme.

Un utente, identificato con lo pseudonimo di “MrDark”, ha messo in vendita l’accesso completo ad un e-commerce italiano con un fatturato di oltre 9,2 milioni di euro, cono 500 ordini a settimana.

Quando si parla di “vendere un accesso”, si intende la cessione illegale delle credenziali di accesso o dei bug di sicurezza con relativo exploit, che permettono di entrare in un sistema informatico senza autorizzazione. In questo caso specifico, l’acquirente otterrebbe l’accesso completo all’amministrazione del negozio online, al database dei clienti e alla chiave di crittografia necessaria per decifrare i dati.

Chi sono i broker di accesso?

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Gli Initial Access Broker o semplicemente IaB, sono individui o gruppi criminali che si occupano di individuare e sfruttare le vulnerabilità dei sistemi informatici. Una volta ottenute le credenziali di accesso, le mettono in vendita sul dark web, spesso a prezzi elevati, attirando l’attenzione di altri criminali interessati a rubare dati sensibili, a commettere frodi o a sabotare sistemi informatici.

La vendita di accessi illeciti rappresenta una grave minaccia per le aziende e i consumatori. Le conseguenze di un attacco informatico di questo tipo possono essere devastanti:

  • Furto di dati sensibili: I criminali possono accedere a informazioni personali, dati finanziari e altre informazioni riservate dei clienti.
  • Frodi: I dati rubati possono essere utilizzati per commettere frodi, come ad esempio l’apertura di nuovi conti correnti o l’acquisto di beni e servizi a nome delle vittime.
  • Danni reputazionali: Un attacco informatico può danneggiare gravemente la reputazione di un’azienda, mettendo a rischio la fiducia dei clienti.
  • Interruzione dell’attività: In alcuni casi, gli attacchi informatici possono portare all’interruzione dell’attività aziendale, con gravi conseguenze economiche.

Cosa fare per proteggersi?

Per proteggersi da questo tipo di minacce, è fondamentale adottare misure di sicurezza adeguate e seguire le normative vigenti in materia di sicurezza informatica, come ad esempio la neonata NIS2. E quindi:

  • Utilizzare password forti e uniche: Evitare di utilizzare le stesse password per più account e creare password complesse, combinando maiuscole, minuscole, numeri e caratteri speciali.
  • Aggiornare regolarmente software e sistemi operativi: Le vulnerabilità nei software sono spesso sfruttate dagli hacker per penetrare nei sistemi informatici.
  • Effettuare regolarmente backup dei dati: In caso di attacco, un backup può permettere di recuperare i dati persi.
  • Essere diffidenti nei confronti di email e messaggi sospetti: Non cliccare su link o allegati contenuti in email sospette e non fornire informazioni personali a sconosciuti.

Conclusioni

Ovviamente non sappiamo quale sia l’azienda violata.

Il caso dell’e-commerce italiano messo in vendita sul dark web è solo l’ultimo esempio di come il cybercrime sia in costante evoluzione. Per proteggere le proprie informazioni e quelle delle proprie aziende, è fondamentale essere consapevoli dei rischi e adottare le misure di sicurezza necessarie.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Smartwatch, AI e nuovi tool: Kali Linux 2025.2 è il futuro del pentesting

Kali Linux 2025.2 segna un nuovo passo avanti nel mondo del penetration testing, offrendo aggiornamenti che rafforzano ulteriormente la sua reputazione come strumento fondamentale per la sicurezza inf...

Dentro la mente di LockBit: profilazione criminologica di un gruppo ransomware “aziendale”

Nel mondo del cybercrime moderno, dove le frontiere tra criminalità e imprenditoria si fanno sempre più sfumate, il gruppo ransomware LockBit rappresenta un caso di studio affascinante. Atti...

Più le AI diventano come noi, più soffriranno di Social Engineering? Il caso di Copilot che preoccupa

Microsoft 365 Copilot è uno strumento di intelligenza artificiale integrato in applicazioni Office come Word, Excel, Outlook, PowerPoint e Teams. I ricercatori hanno recentemente scoperto che lo ...

CVE-2025-32710: La falla zero-click nei servizi RDP che può causare la totale compromissione del tuo server

Una vulnerabilità di sicurezza critica nei Servizi Desktop remoto di Windows, monitorata con il codice CVE-2025-32710, consente ad aggressori non autorizzati di eseguire codice arbitrario in...

RHC Intervista GhostSec: l’hacktivismo tra le ombre del terrorismo e del conflitto cibernetico

Ghost Security, noto anche come GhostSec, è un gruppo hacktivista emerso nel contesto della guerra cibernetica contro l’estremismo islamico. Le sue prime azioni risalgono alla fase success...