Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

I NAS di QNAP sono nuovamente presi di mira dagli operatori ransomware Qlocker.

Redazione RHC : 8 Febbraio 2022 10:39

Gli operatori di Qlocker ransomware hanno ripreso ad attaccare i NAS (Network Attached Storage) connessi ad Internet di QNAP.

La precedente campagna su larga scala per infettare QNAP con ransomware è iniziata nell’aprile 2021. Gli aggressori sono entrati all’interno dei NAS e hanno convertito i file delle loro vittime in archivi 7-zip protetti da password con estensione .7z.

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Gli attacchi di aprile hanno sfruttato la vulnerabilità CVE-2021-28799 (una falla relativa ad HBS 3 Hybrid Backup Sync). In totale, gli utenti di QNAP pagavano alla gang ransomware circa 350.000 dollari al mese (gli aggressori richiedevano 0,01 bitcoin per ripristinare l’accesso ai file, che a quel tempo era di circa 500 dollari).

La nuova campagna di Qlocker è iniziata il 6 gennaio. Dopo l’infezione, sui computer delle vittime viene visualizzato un file di testo con una richiesta di riscatto.

La nota contiene l’indirizzo di un sito Tor (gvka2m4qt5fod2fltkjmdk4gxh5oxemhpgmnmtjptms6fkgfzdd62tad.onion), che la vittima deve visitare per eseguire le istruzioni su come procedere. Questa volta il riscatto è 0,02-0,03 BTC.

Dall’inizio della campagna dannosa il 6 gennaio, diverse dozzine di file crittografati con Qlocker sono stati aggiunti al servizio ID-Ransomware.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

RHC Conference 2025: 2 giorni di sicurezza informatica tra panel, workshop e Capture The Flag

Sabato 9 maggio, al Teatro Italia di Roma, si è chiusa la Red Hot Cyber Conference 2025, l’appuntamento annuale gratuito creato dalla community di RHC dedicato alla sicurezza informatica, ...

Gli hacker criminali di Nova rivendicano un attacco informatico al Comune di Pisa

La banda di criminali informatici di NOVA rivendica all’interno del proprio Data Leak Site (DLS) un attacco informatico al Comune di Pisa. Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o tes...

Attacco informatico all’Università Roma Tre: intervengono ACN e Polizia Postale

Un grave attacco informatico ha colpito l’infrastruttura digitale dell’Università nella notte tra l’8 e il 9 maggio, causando l’interruzione improvvisa dei servizi onl...

Sei Davvero Umano? Shock su Reddit: migliaia di utenti hanno discusso con dei bot senza saperlo

Per anni, Reddit è rimasto uno dei pochi angoli di Internet in cui era possibile discutere in tutta sicurezza di qualsiasi argomento, dai videogiochi alle criptovalute, dalla politica alle teorie...

GPU sotto sorveglianza! l’America vuole sapere dove finiscono le sue GPU e soprattutto se sono in Cina

Le autorità statunitensi continuano a cercare soluzioni per fermare la fuga di chip avanzati verso la Cina, nonostante le rigide restrizioni all’esportazione in vigore. Il senatore Tom Cot...