Redazione RHC : 22 Luglio 2023 09:13
I ricercatori di Cybernews hanno recentemente scoperto che Suzuki stava divulgando dati sensibili online. I siti Web di due rivenditori autorizzati situati in Brasile e Bahrein erano vulnerabili agli attacchi informatici.
Non è chiaro in che modo le informazioni riservate sui clienti, le password e i token segreti di gestione aziendale siano stati resi pubblici.
Ovviamente l’acquisto di un’auto è un processo complesso che coinvolge prestiti, assicurazioni, documentazione generale e vari tipi di contratti. Tutti i dati rimangono presso il concessionario, comprese le informazioni che una determinata persona è diventata proprietaria dell’auto.
Prompt Engineering & Sicurezza: diventa l’esperto che guida l’AIVuoi dominare l’AI generativa e usarla in modo sicuro e professionale? Con il Corso Prompt Engineering: dalle basi alla cybersecurity, guidato da Luca Vinciguerra, data scientist ed esperto di sicurezza informatica, impari a creare prompt efficaci, ottimizzare i modelli linguistici e difenderti dai rischi legati all’intelligenza artificiale. Un percorso pratico e subito spendibile per distinguerti nel mondo del lavoro. Non restare indietro: investi oggi nelle tue competenze e porta il tuo profilo professionale a un nuovo livello. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected] ![]() Supporta RHC attraverso:
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Questo fatto da solo può attirare l’attenzione dei criminali. Le basi dati dei concessionari che non forniscono una protezione adeguata rappresentano una seria minaccia per la sicurezza dei clienti.
Per coloro che possono permettersi un’auto di marca costosa, la minaccia è particolarmente rilevante. Le informazioni raccolte da aziende come Suzuki sono molto preziose nei forum underground. I contatti ufficiali degli acquirenti consentono agli aggressori di condurre campagne di phishing in modo più efficace e mirato. Nel caso di due concessionari Suzuki, gli hacker potrebbero attaccare direttamente i clienti.
Suzuki Motor Corporation è la decima casa automobilistica più grande del mondo con un patrimonio netto di 17,6 miliardi di dollari. Il concessionario brasiliano Suzukiveiculos.com.br è di proprietà di Hpe Automatores Do Brasil, che controlla la produzione di 120.000 veicoli all’anno, principalmente modelli Mitsubishi e Suzuki. L’azienda afferma di avere oltre 2.500 dipendenti diretti e indiretti.
Su un sito brasiliano sono state trovate informazioni critiche in forma non protetta: dati per l’accesso alla rete di distribuzione dei contenuti GoChache, informazioni sul database MySQL, informazioni per l’accesso al server di posta (SMTP) e chiavi segrete necessarie al funzionamento dell’applicazione web stessa.
Il secondo sito web è di proprietà di Suzuki Bahrain, l’unico concessionario Suzuki nel paese. Gli amministratori hanno lasciato la chiave dell’applicazione e le credenziali SMTP di Laravel non protette. Nonostante il fatto che le vulnerabilità siano state rapidamente risolte su richiesta dei ricercatori di Cybernews, gli utenti del sito dovrebbero ora stare in guardia.
“Gli utenti dovrebbero tenere traccia della loro e-mail e della cronologia dei crediti per assicurarsi che non siano stati creati nuovi account con i loro dettagli”, consigliano gli esperti. Se possibile, ti consigliamo di modificare le tue password My Suzuki e impostare l’autenticazione a due fattori, oltre a rivedere i tuoi indirizzi e-mail, numeri di telefono.
Ricordiamo che non è il primo incidente informatico avvenuto alla Suzuki. 2 mesi fa la Suzuki ha avuto un blocco della produzione per 20 giorni e una mancata produzione di 20.000 unità di motoveicoli
I servizi segreti statunitensi hanno riferito di aver scoperto e sequestrato una rete di apparecchiature di telecomunicazione nell’area di New York in grado di interrompere il servizio di telefonia ...
Il colosso Cloudflare ha reso noto di aver gestito in autonomia un attacco DDoS (Distributed Denial-of-Service) senza precedenti, il più grande mai visto fino ad ora. L’attacco ipervolumetrico ha r...
Il cyberspazio non è più una dimensione marginale ma un vero e proprio dominio operativo strategico. La sua rilevanza è oggi equiparabile a quella di terra mare aria e spazio. L’accelerazione tec...
Da qualche giorno sta circolando la notizia, che al momento non mi risulta sia stata confermata da fonti ufficiali, di un attacco ransomware veicolato attraverso la funzionalità di gestione delle “...
L’Agenzia europea per la sicurezza informatica (ENISA) ha annunciato di aver identificato il ransomware che ha bloccato gli aeroporti europei. L’incidente ha colpito diverse città europee, tra cu...