
Redazione RHC : 22 Luglio 2023 09:13
I ricercatori di Cybernews hanno recentemente scoperto che Suzuki stava divulgando dati sensibili online. I siti Web di due rivenditori autorizzati situati in Brasile e Bahrein erano vulnerabili agli attacchi informatici.
Non è chiaro in che modo le informazioni riservate sui clienti, le password e i token segreti di gestione aziendale siano stati resi pubblici.
Ovviamente l’acquisto di un’auto è un processo complesso che coinvolge prestiti, assicurazioni, documentazione generale e vari tipi di contratti. Tutti i dati rimangono presso il concessionario, comprese le informazioni che una determinata persona è diventata proprietaria dell’auto.
Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber"Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi". Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca. Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
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Questo fatto da solo può attirare l’attenzione dei criminali. Le basi dati dei concessionari che non forniscono una protezione adeguata rappresentano una seria minaccia per la sicurezza dei clienti.
Per coloro che possono permettersi un’auto di marca costosa, la minaccia è particolarmente rilevante. Le informazioni raccolte da aziende come Suzuki sono molto preziose nei forum underground. I contatti ufficiali degli acquirenti consentono agli aggressori di condurre campagne di phishing in modo più efficace e mirato. Nel caso di due concessionari Suzuki, gli hacker potrebbero attaccare direttamente i clienti.
Suzuki Motor Corporation è la decima casa automobilistica più grande del mondo con un patrimonio netto di 17,6 miliardi di dollari. Il concessionario brasiliano Suzukiveiculos.com.br è di proprietà di Hpe Automatores Do Brasil, che controlla la produzione di 120.000 veicoli all’anno, principalmente modelli Mitsubishi e Suzuki. L’azienda afferma di avere oltre 2.500 dipendenti diretti e indiretti.
Su un sito brasiliano sono state trovate informazioni critiche in forma non protetta: dati per l’accesso alla rete di distribuzione dei contenuti GoChache, informazioni sul database MySQL, informazioni per l’accesso al server di posta (SMTP) e chiavi segrete necessarie al funzionamento dell’applicazione web stessa.
Il secondo sito web è di proprietà di Suzuki Bahrain, l’unico concessionario Suzuki nel paese. Gli amministratori hanno lasciato la chiave dell’applicazione e le credenziali SMTP di Laravel non protette. Nonostante il fatto che le vulnerabilità siano state rapidamente risolte su richiesta dei ricercatori di Cybernews, gli utenti del sito dovrebbero ora stare in guardia.
“Gli utenti dovrebbero tenere traccia della loro e-mail e della cronologia dei crediti per assicurarsi che non siano stati creati nuovi account con i loro dettagli”, consigliano gli esperti. Se possibile, ti consigliamo di modificare le tue password My Suzuki e impostare l’autenticazione a due fattori, oltre a rivedere i tuoi indirizzi e-mail, numeri di telefono.
Ricordiamo che non è il primo incidente informatico avvenuto alla Suzuki. 2 mesi fa la Suzuki ha avuto un blocco della produzione per 20 giorni e una mancata produzione di 20.000 unità di motoveicoli
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