Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

Il cybercrime dopo 15 minuti dall’uscita di una CVE inizia a cercare endpoint vulnerabili

Redazione RHC : 28 Luglio 2022 19:03

Avete capito bene. La guerra si fa sempre più serrata contro i criminali informatici e il patch management deve essere fatto sempre più velocemente.

Gli esperti della società Palo Alto Network hanno avvertito che gli hacker iniziano a cercare endpoint vulnerabili già 15 minuti dopo la divulgazione dei dati di un CVE.

Si è scoperto che gli hacker monitorano costantemente i messaggi di fornitori e produttori di software alla ricerca di annunci di nuove vulnerabilità che potrebbero essere utilizzate per l’accesso iniziale alla rete aziendale o per l’esecuzione di codice in modalità remota.


Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:
  • L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  • Ascoltando i nostri Podcast
  • Seguendo RHC su WhatsApp
  • Seguendo RHC su Telegram
  • Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab


  • Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


    Sfortunatamente, la velocità con cui gli aggressori iniziano a scansionare la rete alla ricerca di nuovi problemi mette gli amministratori di sistema in una posizione difficile, perché non è facile avere il tempo di installare le patch nei 15 minuti trascorsi dalla pubblicazione del bug.

    I ricercatori spiegano che le scansioni sono semplici e anche gli aggressori poco qualificati sono in grado di scansionare Internet alla ricerca di endpoint vulnerabili e vendere i risultati della ricerca sul dark web, dopodiché gli hacker più esperti decidono come usarli.

    Il report dell’azienda afferma inoltre che entro poche ore dalla prima segnalazione di un bug possono essere rilevati i primi tentativi di sfruttare la vulnerabilità nei sistemi senza patch.

    Ad esempio, gli esperti citano CVE-2022-1388, una vulnerabilità critica nell’esecuzione di comandi remoti che interessa i prodotti F5 BIG-IP. Questa vulnerabilità è stata rivelata il 4 maggio 2022 e, appena 10 ore dopo la segnalazione del CVE, gli analisti hanno già registrato 2.552 tentativi di scansionare e sfruttare questo problema.

    Allo stesso tempo, secondo Palo Alto Networks, la parte del leone dei tentativi di sfruttamento ricade ancora sui bug più vecchi e non su quelli più recenti. 

    Quindi la vulnerabilità più sfruttata nella prima metà del 2022 è stata la catena di exploit ProxyShell, che rappresentava il 55% del numero totale di tentativi di exploit registrati. ProxyShell combina tre vulnerabilità contemporaneamente, tracciate come CVE-2021-34473, CVE-2021-34523 e CVE-2021-31207.

    Al secondo posto c’è il problema Log4Shell con il 14% del numero totale di tentativi di sfruttamento e l’elenco continua con vari CVE nei prodotti SonicWall – 7%, ProxyLogon – 5%, nonché RCE in Zoho ManageEngine ADSelfService Plus, che è stato utilizzato nel 3% dei casi.

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

    Lista degli articoli

    Articoli in evidenza

    CrowdStrike Global Threat Report 2025: l’anno dell’avversario intraprendente
    Di Redazione RHC - 15/08/2025

    CrowdStrike ha pubblicato il suo Global Threat Report 2025, che documenta un balzo in avanti nel comportamento dei criminali informatici e dei gruppi statali. Gli esperti definiscono il 2024 “l...

    Dopo il bucato, Figure 02 ora piega il bucato. Ma per ora dovrai continuare a farlo da solo
    Di Redazione RHC - 15/08/2025

    Solamente due settimane fa, il robot umanoide prodotto da Figure ha destato in noi grande meraviglia, quando con destrezza ha preso degli indumenti da un paniere dei panni sporchi e li ha collocati al...

    Hai risposto su Teams al supporto IT? Complimenti! Il Trojan è nel PC con diritti superiori ai tuoi
    Di Redazione RHC - 15/08/2025

    Il team di ricerca di Trustwave SpiderLabs ha identificato una nuova ondata di attacchi EncryptHub che combinano l’errore umano e lo sfruttamento di una vulnerabilità nella Microsoft Manag...

    È bastata una ん di troppo! Phishing che impersona Booking.com con la tecnica degli omoglifi
    Di Redazione RHC - 15/08/2025

    Gli aggressori hanno iniziato a utilizzare un trucco insolito per mascherare i link di phishing, facendoli apparire come indirizzi di Booking.com. La nuova campagna malware utilizza il carattere hirag...

    Bug da Oscar (score 10) per Cisco Secure Firewall Management Center
    Di Redazione RHC - 15/08/2025

    Una falla di sicurezza critica è stata resa pubblica da Cisco nel suo software Secure Firewall Management Center (FMC), permettendo potenzialmente a malintenzionati non autenticati di eseguire, a...