
Redazione RHC : 8 Dicembre 2022 09:42
Durante una analisi di sicurezza effettuata su alcuni prodotti della casa produttrice Fortinet, il laboratorio Red Team Research di TIM, ha rilevato un tipo di vulnerabilità chiamata Cross Site Scripting Stored sulle versioni di FortiOS 6.0.7 – 6.0.15, 6.2.2 – 6.2.12, 6.4.0 – 6.4.9 and 7.0.0 – 7.0.3
Gli attacchi XSS si verificano quando un utente malintenzionato utilizza un’applicazione web per iniettare codice dannoso, generalmente sotto forma di script lato browser (javascript, HTML ecc.) verso un utente finale.
Le falle che consentono il successo di questi attacchi sono piuttosto diffuse e si verificano ovunque un’applicazione web utilizzi l’input di un utente che genera un output ma senza convalidarlo o codificarlo. Nello specifico per “Stored” si intende uno script che viene memorizzato in modo permanete dalla Web application.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Il prodotto esposto a questo tipo di vulnerabilità è un Security Gateway, che spesso viene usato per la cifratura di flussi di comunicazione o come WAF (web application firewall) e firewall infrastrutturale.
La funzionalità affetta da questo problema è una componente utilizzata come “Replacement Messages function” nello specifico “FortiguardBlockPage”:

Utilizzando uno specifico procedimento è possibile iniettare nel Feed del codice javascript malevolo.
Siccome FortiOS non è in grado di sanitizzare correttamente l’input che, rimanendo memorizzato sul server, verrà richiamato ogni volta che l’utente visita la pagina:
Gli impatti degli attacchi XSS Stored sono molteplici comportano il furto della sessione dell’utente, esecuzione di codice javascript arbitrario può permettere di miniare criptovalute inconsapevolmente dal computer dell’utente che visita la pagina.
CVE: https://nvd.nist.gov/vuln/detail/CVE-2022-40680
Sito della pubblicazione: https://www.gruppotim.it/it/footer/red-team.html
Vendor Advisor and credits: https://www.fortiguard.com/psirt/FG-IR-21-248
Si tratta di uno tra i pochi centri italiani di ricerca industriale in ambito di bug di sicurezza, dove da diverso tempo vengono effettuate attività di “bug hunting” che mirano alla ricerca di vulnerabilità non documentate. Le attività condotte dal team, portano ad una successiva emissione di CVE sul National Vulnerability Database degli Stati Uniti D’America, terminato il percorso di Coordinated Vulnerability Disclosure (CVD) con il vendor del prodotto.
Nel corso dei due anni di attività, abbiamo visto il laboratorio, rilevare moltissimi bug 0-day su prodotti molto diffusi di big vendor di valenza internazionale, come ad esempio Oracle, IBM, Ericsson, Nokia, Computer Associates, Siemens, F5, Fortinet, QNAP, Johnson & Control, Schneider Electric, oltre ad altri fornitori su tipologie differenti di architetture software/hardware.
Nel corso di due anni sono stati emessi oltre 90 CVE, dei quali 6 con severity Critical (9,8 di score CVSSv3), 30 con severity High.
Relativamente ad una vulnerabilità rilevata dal gruppo di ricerca sul prodotto Metasys Reporting Engine (MRE) Web Services, del fornitore Johnson & Control, la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti D’America, ha emesso un avviso di sicurezza riportando come Background i settori quali: “CRITICAL INFRASTRUCTURE SECTORS, COUNTRIES/AREAS DEPLOYED e COMPANY HEADQUARTERS LOCATION”.
Si tratta di una realtà tutta italiana che emette una CVE ogni 6 giorni lavorativi di media, contribuendo in maniera fattiva alla ricerca delle vulnerabilità non documentate a livello internazionale, che si sta distinguendo a livello paese sull’elevata caratura delle attività svolte, oltre a contribuire all’innalzamento dei livelli di sicurezza dei prodotti utilizzati da organizzazioni e singole persone.
Redazione
La recente edizione 2025.4 di Kali Linux è stata messa a disposizione del pubblico, introducendo significative migliorie per quanto riguarda gli ambienti desktop GNOME, KDE e Xfce. D’ora in poi, Wa...

La saga sulla sicurezza dei componenti di React Server continua questa settimana. Successivamente alla correzione di una vulnerabilità critica relativa all’esecuzione di codice remoto (RCE) che ha ...

Un nuovo allarme arriva dal sottobosco del cybercrime arriva poche ore fa. A segnalarlo l’azienda ParagonSec, società specializzata nel monitoraggio delle attività delle cyber gang e dei marketpla...

Cisco Talos ha identificato una nuova campagna ransomware chiamata DeadLock: gli aggressori sfruttano un driver antivirus Baidu vulnerabile (CVE-2024-51324) per disabilitare i sistemi EDR tramite la t...

Quanto avevamo scritto nell’articolo “Codice Patriottico: da DDoSia e NoName057(16) al CISM, l’algoritmo che plasma la gioventù per Putin” su Red Hot Cyber il 23 luglio scorso trova oggi pien...