Redazione RHC : 25 Maggio 2023 16:05
Occorre fare qualcosa e anche alla svelta, ma di fatto sono anni che noi di Red Hot Cyber lo stiamo dicendo. Abbiamo anche ipotizzato la realizzazione di infrastrutture centralizzate che possano permettere una gestione migliore in termini di efficienza, efficacia e ovviamente sicurezza informatica.
Ma ovviamente la gestione “decentralizzata” fa più comodo per 1000 ed altri motivi, ma quando i dati sanitari dei cittadini piombano online, diventa complesso spiegarne i motivi e le “slide del giorno dopo”, potrebbero non essere sufficienti. E’ un disastro per tutti.
E questo non è un trend solo italiano, sta avvenendo in tutto il mondo.
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La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce.
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Mentre altri invece potrebbero dire: si ma proviamo a fare qualcosa no? Ed è di questi ultimi che abbiamo bisogno!
Questo è quanto accaduto alla PharMerica che ha visto pubblicare sul data leak site (DLS) dal gruppo ransomware Play quasi 6 milioni di dati dei pazienti.
La società americana PharMerica, che fornisce servizi farmaceutici in 50 stati degli Stati Uniti e serve circa 3.100 istituzioni mediche in tutto il paese, ha riconosciuto una violazione della sicurezza su larga scala. A seguito di un attacco hacker, i dati personali e medici di oltre 5,8 milioni di pazienti sono stati rubati.
Secondo l’avviso depositato presso l’ufficio del procuratore generale del Maine, gli aggressori si sono infiltrati nel sistema di PharMerica il 12 marzo 2023 e hanno rubato i nomi completi, gli indirizzi, le date di nascita, i numeri di previdenza sociale e i dettagli dell’assicurazione sanitaria di 5.815.591 persone.
La società ha scoperto l’intrusione il 14 marzo e il 21 marzo e ha stabilito che i dati dei clienti erano stati rubati. Sono stati quindi inviati degli avvisi relativi alla compromissione dei dati alle persone interessate solo lo scorso venerdì 12 maggio.
PharMerica ha offerto un anno di servizi gratuiti di protezione dalle frodi d’identità a tutte le vittime tramite Experian IdentityWorks e ha raccomandato di non annullare questa offerta, per ridurre al minimo i rischi e le conseguenze di possibili attacchi futuri.
Sebbene PharMerica stessa non specifichi il tipo di incidente di hacking, il gruppo ransomware Money Message ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, che lo ha annunciato sul suo data leak site (DLS) il 28 marzo, un mese e mezzo prima che PharMerica inviasse ufficialmente notifiche di compromissione dei dati.
Oltre a PharMerica, gli hacker hanno elencato come vittima anche un’altra società, BrightSpring, un’azienda sanitaria che si è fusa con PharMerica nel marzo 2019.
L’ultimatum che gli hacker hanno fissato per PharMerica è scaduto il 9 aprile, quindi gli aggressori hanno pubblicato tutti i dati rubati sul loro sito web. Sfortunatamente, i file sono ancora disponibili per il download sia sul sito Web di Money Message che su uno dei forum dove i criminali informatici hanno pubblicato le informazioni rubate.
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