
Specialisti di Wiz Research hanno scoperto delle vulnerabilità su Ingress-Nginx per Kubernetes. I bug consentono a un aggressore di eseguire da remoto codice arbitrario e di ottenere il controllo completo del cluster. Gli esperti stimano che su Internet siano state scoperte più di 6.500 entry point vulnerabili, tra cui quelle di aziende Fortune 500.
I controller di Kubernetes fungono da collegamento tra il mondo esterno e le applicazioni all’interno del cluster. Elaborano oggetti in ingresso, ovvero regole che descrivono quale traffico HTTP/S esterno deve essere indirizzato e dove. Ingress-Nginx è uno dei controller più comuni basati sul server web Nginx. Converte automaticamente le descrizioni degli oggetti in ingresso nei file di configurazione Nginx e reindirizza il traffico ai servizi richiesti.
Questo vulnerabilità ha a che fare con il modo in cui Ingress-Nginx gestisce tali configurazioni. Il controllor è responsabile della verifica dei parametri di configurazione. Quando riceve un oggetto in ingresso, genera una configurazione Nginx e la passa al validatore per la verifica. È qui che è stato scoperto il bug: è possibile iniettare una configurazione dannosa che consentirà l’esecuzione di codice arbitrario direttamente all’interno del pod in cui è in esecuzione il controller.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Ciò che è particolarmente pericoloso è che il controller ha per impostazione predefinita ampi privilegi e accesso a tutti gli spazi dei nomi all’interno del cluster. Un attacco riuscito consente all’hacker non solo di eseguire il proprio codice, ma anche di ottenere l’accesso a tutti i segreti, compresi i dati sensibili delle applicazioni e dei componenti di sistema.
La vulnerabilità più pericolosa è il CVE-2025-1974 (Punteggio CVSS: 9,8). La falla consente l’esecuzione di codice remoto sul controller tramite un oggetto di ingresso appositamente creato. Altre vulnerabilità sono: CVE-2025-1097 , CVE-2025-1098 e il CVE-2025-24514 che hanno tutti punteggio CVSS di 8,8. Il problema “più semplice” è il CVE-2025-24513 con score CVSS: 4,8.
Alle vulnerabilità è stato dato il nome collettivo IngressNightmare. Wiz ha informato gli sviluppatori della scoperta alla fine del 2024. Le patch sono state rilasciate il 10 marzo 2025, ma i dettagli non sono stati ancora rivelati. Le versioni di Ingress-Nginx che hanno riscontrato problemi sono 1.12.1 e 1.11.5. disponibile per il download.
Esiste il rischio che non tutti gli amministratori aggiorneranno i propri cluster in tempo. Kubernetes viene spesso utilizzato per ospitare applicazioni aziendali critiche e l’aggiornamento dei componenti può rivelarsi un’attività complessa. In questi casi, Wiz consiglia di disabilitare temporaneamente il componente del controller di ammissione o di limitarne l’accesso tramite rete, consentendone l’accesso solo dal server API Kubernetes.
Ti è piaciutno questo articolo? Ne stiamo discutendo nella nostra Community su LinkedIn, Facebook e Instagram. Seguici anche su Google News, per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica o Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

HackingIl 31 dicembre, per i giocatori e gli utenti di computer più vecchi che puntano alle massime prestazioni, la versione ufficiale di Windows 11 sembra essere spesso troppo pesante. Tuttavia, il celebre Windows X-Lite ha…
Cyber ItaliaNel 2025 il ransomware in Italia non ha “alzato la testa”. Ce l’aveva già alzata da anni. Noi, semmai, abbiamo continuato a far finta di niente. E i numeri – quelli che finiscono in vetrina,…
CyberpoliticaOgni giorno Telegram pubblica, attraverso il canale ufficiale Stop Child Abuse, il numero di gruppi e canali rimossi perché riconducibili ad abusi su minori. Il confronto più significativo emerge osservando le sequenze di fine anno,…
CybercrimeNel panorama delle indagini sui crimini informatici, alcuni casi assumono un rilievo particolare non solo per l’entità dei danni economici, ma per il profilo delle persone coinvolte. Le inchieste sul ransomware, spesso associate a gruppi…
CybercrimeNel 2025, la criminalità informatica andrà sempre più oltre il “semplice denaro”: gli attacchi non riguardano solo fatture per tempi di inattività e pagamenti di riscatti, ma anche conseguenze umane reali, dalle interruzioni dell’assistenza sanitaria…