Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

“Italia, Vergognati! Paese Mafioso!”. Insulti di Nova all’Italia dopo l’Attacco al Comune di Pisa

Redazione RHC : 23 Maggio 2025 10:35

I black hacker di NOVA tornano a colpire, e questa volta con insulti all’Italia dopo la pubblicazione dei dati del presunto attacco informatico al Comune di Pisa. Dopo aver rivendicato l’attacco il 10 maggio 2025, il gruppo criminale ha pubblicato i primi dati rubati, esattamente 11 giorni dopo l’annuncio sul loro forum underground.

Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente finalità di intelligence sulle minacce e di sensibilizzazione sui rischi di cybersecurity. Red Hot Cyber condanna qualsiasi accesso non autorizzato, diffusione impropria o utilizzo illecito di tali dati. Al momento, non è possibile verificare in modo indipendente l’autenticità delle informazioni riportate, poiché l’organizzazione coinvolta non ha ancora rilasciato un comunicato ufficiale sul proprio sito web. Di conseguenza, questo articolo deve essere considerato esclusivamente a scopo informativo e di intelligence.

Immagine dall’home page del sito underground di Nova nella rete onion

Secondo quanto emerso dal sito underground di NOVA, la gang ha reso disponibile un archivio di 100 GB, diviso in diversi file compressi dal titolo “Municipality of Pisa”.


Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

«Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi». Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca. Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura.

Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Il contenuto sarebbe stato crittografato il 10 maggio, lo stesso giorno della rivendicazione iniziale.

Immagine del post pubblicato da Nova all’interno del proprio sito

Nessun pagamento, pubblicazione dei dati

Nel messaggio pubblicato dalla gang, si leggono pesanti insulti contro le autorità italiane, accusate di non aver voluto trattare o pagare il “bug bounty” di 2 milioni di dollari richiesto come riscatto. Il tono del messaggio è aggressivo e sessista, con frasi denigratorie e minacce di una “Parte 2”, che lascia presagire ulteriori pubblicazioni.

Italia, vergognati

Paese mafioso, ora è il paese dei pagliacci, non hanno alcuna intenzione di pagare solo un po' (2 milioni di dollari) come taglia, ma cosa ne pensate di un paese sotto il controllo delle donne, [*** omettiamo la traduzione per una questione di rispetto ****] , nessuno ci ha mandato un messaggio per iniziare il riscatto, abbiamo mandato messaggi alla gmail di PISA ma nah, POVERO PAESE FOTTITI, LA PARTE 2 ARRIVERÀ, questo era solo l'inizio, andate a chiedere aiuto all'ACN, divertitevi con i dati

La comunicazione evidenzia anche un fallito tentativo di contatto da parte del gruppo, che afferma di aver cercato di inviare messaggi via Gmail al Comune di Pisa senza ricevere risposta.

Ora, con la pubblicazione effettiva dei dati, l’evento si potrebbe configurare come una data breach, con potenziali ripercussioni sulla privacy dei cittadini e sull’infrastruttura digitale dell’amministrazione, anche se il tutto risulta ancora da verificare.

Non è ancora chiaro il contenuto specifico degli archivi “d1.7z” e “U.7z”, ma data la dimensione e il target istituzionale, si teme la presenza di dati personali, email, contratti, documenti amministrativi e altre informazioni sensibili.

Conclusioni

L’attacco al Comune di Pisa rappresenta l’ennesimo caso in cui i criminali informatici non si limitano a criptare dati, ma cercano di umiliare pubblicamente le istituzioni, usando un linguaggio volgare, misogino e intimidatorio. Questa tattica serve ad aumentare la pressione psicologica e spingere verso il pagamento del riscatto? Probabilmente no, ma rappresenta un punto di svolta che abbiamo già visto in precedenza con il tema degli “scimpanzè” dell’informatica.

Nonostante ciò, la linea corretta da seguire rimane sempre quella di non pagare i riscatti: cedere al ricatto alimenta un circolo vizioso che finanzia ulteriormente il cybercrime, rafforzando gruppi come NOVA.

Tuttavia, è altrettanto fondamentale investire con decisione nella cybersecurity, sia a livello locale che nazionale. Il caso Pisa dimostra che non c’è più tempo di rimandare, ma è urgente rendere il nostro paese più resiliente, reattivo e preparato ad affrontare minacce sempre più sofisticate e spietate.

E questo è un tema “operativo” e non più un tema “politico”.

Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione dell’organizzazione qualora voglia darci degli aggiornamenti su questa vicenda e saremo lieti di pubblicarla con uno specifico articolo dando risalto alla questione.

RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono accedere utilizzare la mail crittografata del whistleblower.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

ToolShell: La Vulnerabilità zero-day in Microsoft SharePoint è sotto attacco da inizio di luglio
Di Redazione RHC - 24/07/2025

Secondo gli esperti di sicurezza informatica, diversi gruppi di hacker cinesi stanno sfruttando una serie di vulnerabilità zero-day in Microsoft SharePoint nei loro attacchi. In particolare, ...

Microsoft SharePoint nel mirino. Violata l’agenzia nucleare USA
Di Redazione RHC - 24/07/2025

Un attacco informatico di vasta portata ha violato la National Nuclear Security Administration (NNSA) degli Stati Uniti attraverso il software per documenti Sharepoint di Microsoft, ha confermato...

Codice Patriottico: da DDoSia e NoName057(16) al CISM, l’algoritmo che plasma la gioventù per Putin
Di Simone D'Agostino - 23/07/2025

Nel febbraio 2025 avevamo già osservato il funzionamento di DDoSIA, il sistema di crowd-hacking promosso da NoName057(16): un client distribuito via Telegram, attacchi DDoS contro obiettivi europ...

Vulnerabilità critiche in Cisco ISE: aggiornamenti urgenti necessari
Di Redazione RHC - 23/07/2025

Le vulnerabilità critiche recentemente scoperte nell’infrastruttura Cisco sono già state sfruttate attivamente dagli aggressori per attaccare le reti aziendali. L’azienda ha co...

Red Hot Cyber Conference 2026. La Quinta edizione a Roma lunedì 18 e martedì 19 Maggio
Di Redazione RHC - 23/07/2025

La Red Hot Cyber Conference ritorna! Dopo il grande successo della terza e quarta edizione, torna l’appuntamento annuale gratuito ideato dalla community di RHC! Un evento pensato per ...