Redazione RHC : 11 Maggio 2021 14:24
Sei vulnerabilità zero-day sono state trovate in Remote Mouse, un’app estremamente popolare che trasforma il tuo tablet o lo smartphone in un controller remoto per il PC desktop.
Si tratta di “MouseTrap”, così sono state chiamate cumulativamente le falle di sicurezza rilevate dal ricercatore Axel Persinger, che potrebbero portare all’esecuzione di codice remoto (RCE) in modalità zeroclick.
PARTE LA PROMO ESTATE -40%
RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!
Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
I difetti di sicurezza derivano dall’uso dell’autenticazione con un hash della password debole, che può essere intercettato e decifrato attraverso delle rainbow-table, e dall’assenza di crittografia nelle comunicazioni, tutto questo secondo un post sul blog pubblicato dal ricercatore lo scorso 5 maggio.
Remote Mouse simula le funzioni di un mouse per Windows, macOS e Linux ed è compatibile con dispositivi mobili iOS, Android e Windows. Lo sviluppatore dell’app, Emote Interactive, afferma che è stata utilizzata da oltre 20 milioni di utenti in tutto il mondo.
Durante la sua ricerca, Persinger ha scoperto che l’assenza di un nonce (un numero arbitrario che può essere utilizzato una sola volta in una comunicazione crittografica) nei pacchetti UDP (User Datagram Protocol) inviati dai dispositivi ai PC desktop significa che gli aggressori possono “iniettare liberamente sequenze di tasti” senza alcuna interazione da parte dell’utente.
Lo sfruttamento delle vulnerabilità nel protocollo dell’applicazione può potenzialmente “portare alla completa acquisizione della macchina, se sta eseguendo il software”. E l’exploit verrebbe eseguito al livello di privilegio dell’utente “, ha detto il ricercatore.
Al momento, i bug rilevati sono in via di quotazione dal NIST, ma da quanto riportato nella pagina del ricercatore sono afferenti a:
Fonte
https://github.com/CuckooEXE/MouseTrap/
Il CERT-AgID recentemente aveva avvertito che molte istanze pubbliche non sono ancora state aggiornate e tra queste 70 sono relative a banche, assicurazioni e pubbliche amministrazioni italiane. Ora l...
Shellter Project, produttore di un downloader commerciale per bypassare i sistemi antivirus ed EDR, ha segnalato che gli hacker stanno utilizzando il suo prodotto Shellter Elite per gli attacchi. Ques...
Il progetto Cyberpandino non è solo un’idea folle, ma una grande avventura su quattro ruote progettata e realizzata da due menti brillanti romane – Matteo Errera e Roberto Zaccardi ...
Un nuovo infostealer emerge dalle underground criminali e il suo nome è “123 | Stealer”. L’autore di questo software è un hacker che si nasconde sotto lo pseudonimo di k...
A soli 13 anni, Dylan è diventato il più giovane ricercatore di sicurezza a collaborare con il Microsoft Security Response Center (MSRC), dimostrando come la curiosità e la perseveranza...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006