Redazione RHC : 20 Novembre 2021 08:09
Nel 2021, l’Ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, uno tra i principali Hub della criminalità informatica, ha ricevuto più di 70 richieste da Stati stranieri per indagare sui crimini, osserva il procuratore generale Irina Venediktova. Lo riferisce Interfax-Ucraina.
Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Durante una pausa del Forum internazionale sulla sicurezza informatica, Venediktova ha detto ai giornalisti che le forze dell’ordine ucraine possono dimostrare un lavoro efficace.
“Quando diciamo che le forze dell’ordine ucraine ora possono collaborare … con l’FBI, con Eurojust e altri colleghi delle forze dell’ordine, ciò suggerisce che l’Ucraina sta diventando un partner affidabile in tali relazioni”
ha sottolineato il procuratore generale.
Secondo lei, all’inizio di quest’anno, i colleghi stranieri hanno espresso sfiducia collaborando con le forze dell’ordine ucraine sui crimini informatici.
“Quando sono state avviati i primi lavori con i pubblici ministeri tedeschi, non volevamo nemmeno trasferire i materiali e dissero: cosa puoi fare con i tuoi colleghi ucraini. Ma le cose sono cambiate e i successi degli ultimi periodi sono la dimostrazione che i partner ucraini sono affidabili e abbastanza forti e possono cooperare al giusto livello”
ha aggiunto Venediktova.
“Nel corso del 2020, abbiamo ricevuto 60 richieste dalle autorità competenti di Stati Uniti, Germania, Francia, Svizzera, Paesi Bassi, Austria, Corea del Sud, Polonia e altri stati in merito alle indagini sui crimini informatici. Per 10 mesi di quest’anno, l’Ufficio del procuratore generale ha ricevuto più di 70 richieste di questo tipo “
ha affermato.
Il mondo è interessato alla cooperazione, in quanto solo così si potrà combatter il crimine informatico.
La realtà digitale è un altro livello di complessità che dobbiamo affrontare. “Vogliamo dimostrare che siamo pronti per entrare in questo livello di complessità “, ha concluso Venediktova.
Sabato 3 maggio, un post pubblicato su un canale Telegram legato al gruppo “Mr Hamza” ha rivendicato un cyberattacco ai danni del Ministero della Difesa italiano. Il messaggio, scritto i...
Microsoft ha confermato che il protocollo RDP (Remote Desktop Protocol) consente l’accesso ai sistemi Windows anche utilizzando password già modificate o revocate. L’azienda ha chia...
Una nuova campagna di phishing sta circolando in queste ore con un obiettivo ben preciso: spaventare le vittime con la minaccia di una multa stradale imminente e gonfiata, apparentemente proveniente d...
Negli ultimi giorni, NS Power, una delle principali aziende elettriche canadesi, ha confermato di essere stata vittima di un attacco informatico e ha pubblicato degli update all’interno della H...
1° Maggio, un giorno per onorare chi lavora, chi lotta per farlo in modo dignitoso e chi, troppo spesso, perde la vita mentre svolge la propria mansione. Nel 2025, l’Italia continua a pian...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006