Redazione RHC : 9 Settembre 2024 07:41
Lo scorso gennaio, durante la competizione di sicurezza informatica Pwn2Own 2024, è stata scoperta una vulnerabilità critica nella comunicazione del sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici (TPMS) della Tesla Model 3.
Questo difetto ha permesso agli attaccanti di eseguire codice malevolo da remoto sul sistema immobilizzatore del veicolo.
Il pieno resoconto di questa scoperta non è ancora stato reso pubblico, ma alcuni dettagli sono emersi durante la conferenza HexaCon, tenutasi di recente.
PARTE LA PROMO ESTATE -40%
RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!
Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
I ricercatori David Berard e Thomas Imbert, appartenenti al team di Synacktiv, hanno presentato la catena di attacco che hanno sfruttato per compromettere la Tesla Model 3. Il punto di partenza dell’attacco è il sistema TPMS, che comunica in modalità wireless con l’auto. Questo sistema è stato utilizzato come vettore per eseguire codice dannoso sull’ECU immobilizzatore, noto come VCSEC.
"0-click RCE on Tesla Model 3 through TPMS Sensors" 🚗
— Hexacon (@hexacon_fr) September 3, 2024
by David BERARD (@_p0ly_) & Thomas Imbert (@masthoon) pic.twitter.com/Er4fv2Qxoo
Il VCSEC è un’unità critica per la sicurezza del veicolo, poiché gestisce la comunicazione con gli smartphone degli utenti per sbloccare e avviare l’auto, oltre a coordinare le funzioni del TPMS. Come riportato dai ricercatori, questo sistema utilizza più interfacce di comunicazione, tra cui il Bluetooth Low Energy (BLE), impiegato sia dai sensori TPMS che dagli smartphone.
Inoltre, gli smartphone possono utilizzare l’interfaccia Ultra Wide Band (UWB) per migliorare la comunicazione con l’auto.
Sebbene la ricerca completa non sia ancora disponibile, questa scoperta solleva importanti questioni sulla sicurezza delle auto connesse e sull’utilizzo di sistemi wireless per funzioni critiche. Tesla è già stata informata della vulnerabilità e si attende una risposta formale da parte del produttore riguardo alle contromisure da adottare per mitigare il rischio di futuri attacchi.
Google sta trasformando il suo motore di ricerca in una vetrina per l’intelligenza artificiale, e questo potrebbe significare un disastro per l’intera economia digitale. Secondo un nuovo...
Il panorama delle minacce non dorme mai, ma stavolta si è svegliato con il botto. Il 18 luglio 2025, l’azienda di sicurezza Eye Security ha lanciato un allarme che ha subito trovato eco ne...
Nel corso di un’operazione internazionale coordinata, denominata “Operation Checkmate”, le forze dell’ordine hanno sferrato un duro colpo al gruppo ransomware BlackSuit (qu...
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha segnalato lo smantellamento di quattro piattaforme darknet utilizzate per la distribuzione di materiale pedopornografico. Contemporaneamente, un dicio...
“Combattere il cybercrime è come estirpare le erbacce: se non elimini le radici a fondo, queste ricresceranno” e oggi, più che mai, questa verità si conferma ess...
Iscriviti alla newsletter settimanale di Red Hot Cyber per restare sempre aggiornato sulle ultime novità in cybersecurity e tecnologia digitale.
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006