Redazione RHC : 5 Maggio 2021 08:00
La IWF (Internet Watch Foundation), un’organizzazione senza scopo di lucro con sede in Inghilterra la cui missione è “eliminare le immagini di abusi sessuali sui minori online”, ha recentemente pubblicato una analisi sui “predatori online” e sulla tipologia di abuso sessuale prevalente. L’ambito della relazione ha riguardato l’intero 2020.
L’IWF ha valutato quasi 300.000 segnalazioni nel 2020, in cui poco più della metà di queste – 153.383 – erano relative a materiale che raffigurante abusi sessuali sui minori.
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Rispetto ai numeri del 2019, c’è stato un aumento del 16% delle pagine che ospitano queste immagini o vengono utilizzate per la condivisione.
Sulla base di queste informazioni, la IWF è stata in grado di stabilire le seguenti tendenze:
Il rapporto di IWF evidenzia una tendenza preoccupante sulle vittime infantili e ci dà un’idea che i predatori online non solo governano i loro obiettivi, ma li costringono a eseguire i loro ordini.
Purtroppo, non esiste una singola misura o componente tecnologico in grado di risolvere il problema dello sfruttamento dei minori. La migliore protezione per i bambini è un’efficace genitorialità e l’IWF esorta i genitori e i tutori a parlare con i loro figli.
TALK è un elenco di passi completi e attuabili che i genitori e / o gli assistenti possono intraprendere per aiutare i propri figli attraverso un viaggio online più sicuro man mano che crescono. TALK sta per:
Fonte
https://www.iwf.org.uk/report/iwf-2020-annual-report-face-facts
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