Redazione RHC : 31 Ottobre 2021 07:48
Le reti mobili un tempo erano “scatole chiuse” altamente costose, appannaggio delle sole TELCO, dove pochissimi ricercatori di sicurezza potevano analizzare la presenza di bug informatici non documentati. Tutto questo, a parte alle Telco stesse, rimaneva appannaggio delle sole agenzie governative.
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Ovviamente con la logica NFV (Network Function Virtualization), tale infrastrutture sono divenute a tutti gli effetti delle componenti “classic ICT”, quindi virtualizzabili e analizzabili allo stesso modo di un semplice software come un sistema operativo, un database e quindi una “core network”.
Tutto questo preoccupa molto le agenzie, in quanto come sappiamo, vale sempre la regola che “Più cerchi più trovi”. Questo vuol dire che una pletora di hacker si scaraventerà su queste infrastrutture rilevando zeroday, aumentando di conseguenza anche il fenomeno della rivendita nelle underground, attraverso i broker zeroday.
Ecco quindi che la CISA e la NSA hanno condiviso le linee guida sulla protezione delle reti 5G native del cloud per proteggere le infrastrutture dagli attacchi che cercano di compromettere le informazioni o negare l’accesso abbattendo l’infrastruttura cloud.
Le due agenzie federali hanno emesso queste raccomandazioni per i fornitori di servizi che creano e configurano l’infrastruttura cloud 5G, inclusi fornitori di servizi cloud, fornitori di apparecchiature di rete principali e operatori di rete mobile.
La guida, pubblicata in quattro parti, si basa su un white paper pubblicato nel maggio 2021 dall’Enduring Security Framework (ESF) a seguito del gruppo di studio 5G, che ha esplorato potenziali vettori di minacce e vulnerabilità inerenti alle reti 5G.
“Le reti 5G, che sono cloud-native, saranno un obiettivo redditizio per gli attori delle minacce informatiche che desiderano negare o degradare le risorse di rete o compromettere in altro modo le informazioni”
afferma l’ advisory congiunto.
“Per contrastare questa minaccia, è imperativo che le infrastrutture cloud 5G siano costruite e configurate in modo sicuro, con funzionalità in atto per rilevare e rispondere alle minacce, fornendo un ambiente rafforzato per l’implementazione di funzioni di rete sicure”.
La prima parte della guida, pubblicata oggi, si concentra sulla mitigazione dei tentativi di movimento da parte degli attori delle minacce che hanno violato un sistema cloud 5G.
La CISA e la NSA hanno affermato che i fornitori di servizi 5G e gli integratori di sistemi potrebbero implementare le seguenti misure per bloccare e rilevare il movimento laterale nel cloud 5G:
Ulteriori tre parti della guida si concentreranno su:
Fonte
https://www.cisa.gov/publication/5g-potential-threat-vectors
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