
Redazione RHC : 13 Luglio 2025 08:50
Secondo quanto riportato da Fast Technology l’11 luglio, dopo che le autorità statunitensi hanno vietato ai produttori cinesi l’acquisto del chip H2O, Huang Renxun sarebbe stato tra i più preoccupati per le possibili ripercussioni. Tuttavia, la situazione sembrerebbe ora aver imboccato una direzione più favorevole.
Stando a quanto riferito da alcuni media cinesi, la prossima settimana Huang Renxun dovrebbe recarsi in Cina. La visita sarebbe legata a una fornitura speciale di chip per l’intelligenza artificiale destinati al mercato cinese, in risposta alle recenti restrizioni.
Secondo fonti vicine alla vicenda, il CEO di Nvidia, Jensen Huang, avrebbe in programma un incontro con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, alla Casa Bianca il giorno 10 (ora locale). Subito dopo, partirebbe per la Cina l’11 luglio.
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I dettagli precisi dei temi affrontati nell’incontro con Trump non sono stati resi noti. Tuttavia, alcune indiscrezioni suggeriscono che il colloquio potrebbe riguardare proprio il via libera alla distribuzione di chip progettati specificamente per il mercato cinese.
Dalle informazioni finora emerse, questi chip speciali sarebbero versioni modificate dell’attuale Blackwell RTX Pro 6000 di Nvidia. Per rispettare le normative USA sul controllo delle esportazioni, verrebbero privati di alcune tecnologie chiave, come la memoria HBM ad alta larghezza di banda e l’interconnessione NVLink.
In definitiva, queste sanzioni stanno spingendo Paesi come la Cina a investire sempre più risorse nello sviluppo di soluzioni interne, per ridurre la dipendenza da tecnologie straniere e mettersi al riparo da eventuali nuove restrizioni.
Questo processo, iniziato come reazione alle politiche di controllo delle esportazioni statunitensi, sta già dando i primi frutti, con un’accelerazione nei progetti nazionali di chip e intelligenza artificiale. Resta però aperta la domanda più grande: questa strategia, pensata per il breve termine, sarà davvero coerente con un futuro sempre più interconnesso, dove l’innovazione tecnologica nasce soprattutto dalla collaborazione globale?
Redazione
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