Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
UtiliaCS 970x120
UtiliaCS 320x100
Oggi la gogna si fa social

Oggi la gogna si fa social

Stefano Gazzella : 29 Novembre 2022 08:00

Quello della gogna mediatica è un fenomeno tristemente noto e attuale di cui si sta discutendo soprattutto nell’ambito della “spettacolarizzazione” dei procedimenti e dei processi penali, con la ricerca di un bilanciamento fra diritto di informazione e tutela dell’indagato o dell’imputato. Insomma: è facile comprendere che l’equilibrio sia delicato, soprattutto perché riguarda anche la presunzione di non colpevolezza che è una garanzia di rango costituzionale.

Ma al di fuori dell’ambito penale la questione si pone in modo altrettanto rilevante e riguarda il quotidiano della dimensione social. Qui però si può rilevare nei rapporti fra privati che trovano un’espressione pubblica all’interno dei social network o dei canali impiegati dalle molteplici community di utenti “fidelizzati” nei confronti di un soggetto noto ed influente.

In questi casi, la gogna social non può trovare neanche in astratto alcun fondamento – o pretesa giustificazione – nel diritto di cronaca e informazione, ma assume i connotati della giustizia privata digitale attuandosi nell’esposizione di un utente per umiliarlo e renderlo vittima degli insulti dei follower.


Cve Enrichment Redhotcyber

CVE Enrichment
Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.

Cosa trovi nel servizio:
✅ Visualizzazione immediata delle CVE con filtri per gravità e vendor.
✅ Pagine dedicate per ogni CVE con arricchimento dati (NIST, EPSS, percentile di rischio, stato di sfruttamento CISA KEV).
✅ Link ad articoli di approfondimento ed exploit correlati su GitHub, per ottenere un quadro completo della minaccia.
✅ Funzione di ricerca: inserisci un codice CVE e accedi subito a insight completi e contestualizzati.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Protagonisti consueti di questo schema sono i cc.dd. blaster, ovverosia personaggi pubblici che scelgono uno stile comunicativo particolarmente aggressivo nel confrontarsi con chiunque sollevi critiche – o insulti, o peggio – nei loro confronti. Per chi insulta o minaccia esistono già rimedi immediati (la segnalazione del commento), e mediati (la tutela giurisdizionale), pertanto la ricerca del malcapitato di turno da esporre alla gogna social non va a colmare alcun ammanco di protezione né apparente né tanto meno sostanziale.

Potersi giovare di una posizione di maggiore influenza e di un potere mediatico senza alcuna cura degli impatti nei confronti della vittima sono gli elementi caratterizzanti delle reazioni sproporzionate da parte del personaggio. Spesso, è bene notare, sono successive alla predisposizione di un’esca con una presa di posizione su un argomento divisivo (c.d. baiting) per attrarre così critiche e generare contrasti.

Il tutto poi avviene con il silenzio compiacente degli algoritmi che non sempre intervengono in modo efficace nei confronti di questi gogne, soprattutto se provengono da utenti “di peso” – con o senza la nota “spunta blu” – nei confronti dei quali la vulgata vuole che sembrano non valere le medesime regole di moderazione dei contenuti.

Nelle forme, l’umiliazione pubblica può spaziare dalla semplice risposta con un insulto diretto cui poi si accodano i follower a rafforzarne la portata con apprezzamenti più o meno taciti (like o ulteriori commenti), alla condivisione di uno screenshot a quella del profilo della vittima.  Comune denominatore è la narrazione orientata a costituire i presupposti per scatenare l’inevitabile shitstorm da parte dei follower, che hanno l’effetto – stanti le attuali dinamiche dei social – di migliorare il feed e diventare parte di una strategia di engagement.

Nella sostanza, l’effetto è dirompente nei confronti della reputazione, ma non solo. Può impattare nella vita lavorativa, nonché andare a toccare fragilità e disagi personali cagionando conseguenze potenzialmente irreparabili.

Qualcuno potrebbe dire: “se l’è cercata”. Ma si può essere un delinquente o presunto tale, violare la netiquette, o anche antipatici, e ciò non può giustificare l’esposizione – arbitraria e priva di alcuna tutela – su una gogna social.

Che valga anche nel digitale il caveat “Nessuno tocchi Caino”.

Immagine del sitoStefano Gazzella
Privacy Officer e Data Protection Officer, è Of Counsel per Area Legale. Si occupa di protezione dei dati personali e, per la gestione della sicurezza delle informazioni nelle organizzazioni, pone attenzione alle tematiche relative all’ingegneria sociale. Responsabile del comitato scientifico di Assoinfluencer, coordina le attività di ricerca, pubblicazione e divulgazione. Giornalista pubblicista, scrive su temi collegati a diritti di quarta generazione, nuove tecnologie e sicurezza delle informazioni.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Cloudflare blackout globale: si è trattato di un errore tecnico interno. Scopriamo la causa
Di Redazione RHC - 19/11/2025

Il 18 novembre 2025, alle 11:20 UTC, una parte significativa dell’infrastruttura globale di Cloudflare ha improvvisamente cessato di instradare correttamente il traffico Internet, mostrando a milion...

Immagine del sito
Misoginia 2.0: l’istigazione all’odio che zittisce le donne
Di Paolo Galdieri - 19/11/2025

Questo è il quinto di una serie di articoli dedicati all’analisi della violenza di genere nel contesto digitale, in coincidenza con la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza co...

Immagine del sito
Cloudflare va giù nel magnifico Cloud! incidente globale in fase di risoluzione
Di Redazione RHC - 18/11/2025

18 novembre 2025 – Dopo ore di malfunzionamenti diffusi, l’incidente che ha colpito la rete globale di Cloudflare sembra finalmente vicino alla risoluzione. L’azienda ha comunicato di aver imple...

Immagine del sito
Cloudflare down: siti web e servizi offline il 18 novembre 2025
Di Redazione RHC - 18/11/2025

La mattinata del 18 novembre 2025 sarà ricordata come uno dei blackout più anomali e diffusi della rete Cloudflare degli ultimi mesi. La CDN – cuore pulsante di milioni di siti web, applicazioni e...

Immagine del sito
Shakerati Anonimi: l’esperienza di Nicoletta e il thriller della carta di credito
Di Redazione RHC - 18/11/2025

La stanza è la solita: luci tenui, sedie in cerchio, termos di tisane ormai diventate fredde da quanto tutti parlano e si sfogano. Siamo gli Shakerati Anonimi, un gruppo di persone che non avrebbe ma...