
Il fondatore di Telegram Pavel Durov ha detto che in passato, si era abituato a essere sotto sorveglianza mentre viveva in Russia nel 2011.
La notizia che era un bersaglio negli attacchi dello spyware Pegasus non lo ha davvero sorpreso e Durov ha detto che era consapevole di essere stato spiato almeno dal 2018.
Ciò che è più interessante però sono i suoi pensieri sul duopolio Apple-Google.
Dal momento che altri sistemi operativi mobili sono solo un piccolo problema rispetto al vasto mercato di Android e iOS, i due ecosistemi, creano seri problemi di sicurezza quando si devono inchinare a governi e regolatori, consentendo la creazione di specifiche backdoor.
Il problema è che, sebbene create per fini nobili, queste backdoor spesso aprono opportunità per altri abusi e Pegasus è un buon esempio.
Questo è anche un problema per i clienti poiché hanno una scelta limitata e probabilmente sceglieranno uno dei due sistemi operativi, creando problemi per la loro privacy.
Durov ha chiesto un ecosistema aperto con una richiesta di maggiore concorrenza nello spazio dei sistemi operativi.
Durov, in passato non si è risparmiato ed è stato anche molto critico nei confronti di Apple e Google.
L’anno scorso ha criticato le aziende per aver imposto un’imposta sulle vendite del 30% su tutti i beni digitali venduti.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


Una vulnerabilità critica è stata individuata in MongoDB, tra le piattaforme di database NoSQL più utilizzate a livello globale. Questa falla di sicurezza, monitorata con il codice CVE-2025-14847, permette agli aggressori di estrarre dati sensibili…

Il procuratore generale del Texas Ken Paxton ha accusato cinque importanti produttori di televisori di aver raccolto illegalmente dati degli utenti utilizzando la tecnologia di riconoscimento automatico dei contenuti (ACR) per registrare ciò che i…

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana (AGCM) ha imposto una sanzione significativa ad Apple. La sanzione ammonta a 98,6 milioni di euro, ovvero circa 115 milioni di dollari. ed è relativa a al…

“Salve.” Non “Gentile”, non “Spettabile”, non nome e cognome.Solo “Salve.” A leggerla così, fa quasi tenerezza. Sembra l’inizio di una mail scritta di corsa, magari riciclata da un modello vecchio, senza nemmeno lo sforzo di…

In Italia la cybersicurezza non è più un tema da “reparto IT”. È una questione di sicurezza nazionale, resilienza economica e tenuta democratica. Se si leggono insieme tre livelli di fonte pubblica — Relazione annuale…