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Perché tutti vogliono la Groenlandia? La risposta è nei Data Center e nell’AI?

Roberto Villani : 5 Maggio 2025 07:03

Perché la Groelandia?

Molti analisti del settore politico e strategico militare hanno messo la lente sulle dichiarazioni ormai note verso questo sperduto paese artico. La storia del paese poi racconta di diversi “padroni” che si sono succeduti al governo della Groelandia, quindi non sarebbe una novità l’interesse per l’isola, attualmente sotto la protezione della corona Danese, pur essendo di fatto autonoma.

Gli stessi analisti poi, hanno dichiarato nei molti think tank che quotidianamente affollano il web, che è ancora indecifrabile il motivo esatto per cui questa isola fredda costantemente tutto l’anno, sia cosi interessante.


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Certo ci sono i giacimenti di terre rare, utili per lo sviluppo sempre crescente delle nuove tecnologie, lo scioglimento di alcune zone oggi ghiacciate, aprirebbe quel famoso passaggio a Nord molto utile per i traffici commerciali navali, che oggi invece obbligano il transito delle navi su rotte più lunghe aumentando costi di navigazione.

Tutti fattori non da escludere nel “forte” desiderio di Groelandia, ma noi di RHC parliamo di computer, cyber security, cyber risk, e cyber threat intelligence, che ne sappiamo di conquista della Groelandia?

Perché dovremmo sapere i Data Center necessitano di raffredamento? Che i sistemi CW (chilled Water) sono quelli più impiegati negli edifici con uffici garantiscono buoni livelli di efficienza solo nei casi di impianti di potenza ridotta, mentre un Data center molto più energivoro richiede una tecnologia di raffredamento free colling diretto, sfruttanado l’aria fredda esterna?

Noi di RHC mica siamo esperti di acqua, vitale per l’uomo e le sue attività internet compreso, e che per raffreddare un data center serve molta quantità di acqua. Che l’acqua si consuma per la produzione dei materiali che li alimenta, e quindi il consumo idrico ne risente soprattutto dove l’acqua scarseggia…e dove forse il caldo ne ha già fatta evaporare parecchia.

Non sappiamo che i rack dei data center espellendo calore quando sono in funzione – ci piace a tutti andare su social e chattare, pensate quando a farlo è almeno la metà della popolazione mondiale – riscaldano quell’ambiente che diciamo di proteggere e vogliamo evitare lo scioglimento dei ghiacciai. Questa potenza termica, come viene raffreddata se non con l’acqua o in qualche ambiente a bassa temperatura, sfruttando il Dynamic Free Cooling naturale?

Ma siccome siamo curiosi noi di RHC, chiediamo anche all’intelligenza artificiale un quesito semplice; Intelligenza Artificiale vorremmo sapere se tu hai bisogno di acqua fredda per elaborare la tua immensa quantità di dati che produci ogni giorno, anche a te può interessare la Groelandia?

Al momento l’AI ancora deve risponderci, perché forse ha un eccessivo consumo di energia ha mandato in blackout i sistemi da qualche parte nel mondo perché troppo caldo o troppa energia prodotta dal Sole che non si spegne mai (accidenti a lui), ha causato il blocco totale degli utenti sul cellulare.

Se ci risponderà ve lo faremo sapere, speriamo lo dica alla conferenza che RHC terrà a Roma l’8 e 9 maggio 2025, siamo curiosi.

Roberto Villani
Dilettante nel cyberspazio, perenne studente di scienze politiche, sperava di conoscere Stanley Kubrick per farsi aiutare a fotografare dove sorge il sole. Risk analysis, Intelligence e Diritto Penale sono la sua colazione da 30 anni.

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