Redazione RHC : 18 Novembre 2021 15:56
Alcuni studenti di un liceo scientifico di Ancona, ritoccavano le loro presenze e si cambiavano i brutti voti, grazie alle password di 2 professori che erano divenute di pubblico dominio tra gli studenti.
Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber
«Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi».
Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca.
Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare.
Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura.
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I ragazzi entravano nel registro elettronica con la password dei professori e modificavano i dati sui loro profili e questa era divenuta una pratica comune. Ma proprio per l’intenso traffico delle modifiche al registro elettronico che i professori si sono insospettiti.
Questi fatti riportati ora, risalgono agli anni 2015 e 2016 e i ragazzi che hanno fatto incetta del registro elettronico erano 8, per migliorare le loro prestazioni in vista dell’esame di maturità.
La preside, una volta avvertita dai professori denunciò l’accaduto e si scoprì che in effetti la rete dei “novelli hacker” era molto più numerosa di quello che si pensava.
Si trattava in fatti di 34 ex studenti, di entrambi i sessi (23 ragazze e 11 ragazzi), che oggi rischiano fino ad 8 anni di reclusione.
Questi ragazzi, per i quali il PM Daniele Paci ha richiesto il rinvio a giudizio, si dovranno presentare in tribunale e spiegare le loro azioni il prossimo 24 gennaio del 2022.
In effetti il crimine informatico sta dilagando.
Adolescenti e bambini, essendo sempre interconnessi e sfruttando continuamente gli strumenti digitali messi a loro disposizione, stanno trovando il modo per “hackerarli” a loro vantaggio.
Anche se si tratta di una password predicibile banale o un vettore di attacco più complesso, tutto questo li spinge a vedere oltre, purtroppo sia nel bene e nel male.
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