
Redazione RHC : 29 Giugno 2022 00:11
Il gruppo ransomware RansomHouse ha recentemente pubblicato sul suo Data Leak Site un annuncio della violazione della AMD, affermando di essere in possesso di una miniera di dati a seguito di una presunta violazione della sicurezza all’inizio di quest’anno.
RansomHouse afferma di aver ottenuto i file da un’intrusione effettuata ai danni di AMD il 5 gennaio 2022 e che non si tratta di dati relativi ad una precedente perdita della sua proprietà intellettuale.

Questa squadra relativamente nuova afferma inoltre di non violare la sicurezza dei sistemi stessi né di sviluppare o utilizzare ransomware.
CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza la Graphic Novel Betti-RHC Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Al contrario, funge da “mediatore” tra aggressori e vittime per garantire il pagamento dei dati rubati.
RansomHouse ha dichiarato di disporre di “450 Gb” e ha pubblicato campioni dei dati sul sito web riportando quanto segue:
Un'era di tecnologia di fascia alta, progresso e massima sicurezza... c'è così tanto in queste parole per la folla.
Ma sembra che queste siano solo belle parole quando anche i giganti della tecnologia come AMD usano password semplici come "password", "P@ssw0rd", "123456", "123qwe-", "Password0", "amd!23", "123456a .' e '12345qwert*' per proteggere le loro reti dalle intrusioni.
È un peccato che quelle siano password reali utilizzate dai dipendenti AMD, ma un vero peccato per il Dipartimento di sicurezza di AMD che ottiene finanziamenti significativi in base ai documenti su cui abbiamo messo le mani, tutto grazie a queste password.
I criminali informatici hanno anche inserito AMD in un elenco di vittime che, secondo loro, “hanno considerato il loro guadagno finanziario al di sopra degli interessi dei loro partner/individui che hanno affidato loro i dati o hanno scelto di nascondere il fatto che sono stati compromessi.


Nella lista dell’infrastruttura riportata all’interno del data leak site di RansomHouse, vengono riportati oltre 3500 server di tipo Windows 2003 Server, ormai obsolescenti da diversi anni.
Redazione
Siamo nell’era dell’inganno a pagamento. Ogni tuo click è un referendum privato in cui vincono sempre loro, gli algoritmi. E non sbagliano mai: ti osservano, ti profilano, ti conoscono meglio di ...

Questa mattina Paragon Sec è stata contattata da un’azienda italiana vittima di un nuovo tentativo di frode conosciuto come Truffa del CEO. L’ufficio contabilità ha ricevuto un’e-mail urgente,...

i ricercatori di Check Point Software, hanno recentemente pubblicato un’indagine sull’aumento delle truffe farmaceutiche basate sull’intelligenza artificiale. È stato rilevato come i criminali ...

L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) ha assunto il ruolo di Root all’interno del programma Common Vulnerabilities and Exposures (CVE), diventando il principale punt...

Il progetto Tor ha annunciato l’introduzione di un nuovo schema di crittografia, chiamato Counter Galois Onion (CGO), destinato a sostituire il precedente metodo Tor1 Relay. L’aggiornamento mira a...