
Redazione RHC : 11 Aprile 2021 13:01
«Gentile Cliente, in data 7 aprile 2021 abbiamo purtroppo scoperto che i nostri sistemi erano stati attaccati da ignoti pirati informatici. Abbiamo quindi subito incaricato una società specializzata, allo scopo di cercare di risolvere il problema e di limitare al massimo i danni».
La lettera, inviata via posta elettronica, è stata spedita a migliaia di clienti in tutta Italia dal Gruppo Gino spa di Cuneo.
L’azienda e uno tra i principali dealer nel settore delle automobili e risulta tra i più importanti a livello nazionale, che ogni anno consegna oltre 10 mila vetture di prestigiosi marchi (Mercedes Benz , Bmw, Mini, Aston Martin).
Il gruppo ha 8 filiali e 340 dipendenti tra Piemonte, Liguria e Toscana, con un fatturato da 250 milioni di euro.
L’azienda è subito corsa ai ripari, isolando i computer già da venerdì 9 aprile, mentre l’ufficio vendite ha ripreso a lavorare.
«Abbiamo preparato la denuncia da presentare all’autorità giudiziaria lunedì 12 aprile e stiamo provvedendo alla notifica all’Autorità Garante privacy» conclude il Gruppo.
Si tratta dell’ennesimo ransomware sferrato verso una media azienda italiana e questo deve far pensare che qualsiasi azienda è a rischio, non solo le big company, in quanto questo business del crimine informatico sta dilagando e giorno dopo giorno vengono prese di mira aziende non per la loro grandezza, ma per le loro falle “firmate” su internet.
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