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RenBridge: 540 milioni di dollari riciclati tra ransomware, hacking blockchain e altri crimini informatici.

Redazione RHC : 11 Agosto 2022 12:51

  

Elliptic, specializzata in analisi blockchain, afferma che dal 2020 il ponte di criptovaluta RenBridge è stato utilizzato da hacker, truffatori e altri per riciclare denaro.

Ad oggi, almeno 540 milioni di dollari sono passati attraverso RenBridge.

Come molti altri bridge cross-chain, RenBridge si posiziona come una sorta di alternativa agli scambi, consentendo di convertire facilmente le criptovalute (ad esempio ZCash e Bitcoin) in Ethereum, e quindi in altre blockchain.

Allo stesso tempo, secondo gli analisti

“i bridge cross-chain non sono solo strumenti legittimi, ma diventano anche uno strumento chiave per il riciclaggio di denaro”

poiché consentono di evitare la regolamentazione e spostare facilmente denaro tra le reti. Il rapporto dell’esperto afferma che RenBridge è stato utilizzato dai criminali per molto tempo. 

Ad esempio, secondo loro, sono stati riciclati 33,8 milioni di dollari dall’altra parte del ponte, rubati nel 2021 dall’exchange giapponese Liquid, e questo attacco è attribuito ad hacker nordcoreani. 

Inoltre, circa 153 milioni di dollari relativi a varie operazioni di ransomware sarebbero passati attraverso RenBridge e si dice che il bridge sia particolarmente popolare tra i gruppi di lingua russa.

A volte i fondi rubati provengono anche da altri bridge di criptovaluta. 

Ad esempio, la scorsa settimana il ponte a catena incrociata Nomad ha perso quasi 200 milioni di dollari a causa di un bug in uno smart contract. Gli analisti di Elliptic scrivono che poche ore dopo aver sfruttato la vulnerabilità, alcuni ladri hanno inviato i fondi rubati (per un totale di 2,4 milioni di dollari) tramite RenBridge.

I ricercatori concludono che i bridge di criptovaluta come RenBridge rappresentano un grosso problema per le autorità di regolamentazione e le forze dell’ordine, poiché non esiste un fornitore centrale che fornisca transazioni cross-chain. “Resta da vedere come si possa regolamentare questo tipo di attività”, concludono gli esperti.

Redazione
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