Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Repressione internazionale delle attività finanziarie criminali in Africa Occidentale

Davide Santoro : 26 Ottobre 2022 07:18

Autore: Davide Santoro

Dietro le notizie dell’inizio di questo mese relative all’arresto di due presunti truffatori online in Sud Africa si nascondeva un’operazione di polizia globale coordinata dall’Interpol.

Il nome in codice dell’operazione è Jackal e l’operazione congiunta ha coinvolto forze dell’ordine di 14 paesi in un’operazione mirata contro Black Axe ed altri gruppi simili in Africa occidentale e ha portato a più di 70 arresti.


PARTE LA PROMO ESTATE -40%

RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!

Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


L’operazione Jackal rappresenta la prima operazione congiunta dell’Interpol contro Black Axe che sta rapidamente diventando una minaccia alla sicurezza globale, Black Axe ed altri gruppi simili sono responsabili della maggior parte delle frodi finanziarie online oltre che di altri gravi crimini secondo le prove che sono state analizzate dal “Centro Anticorruzione e Crimini Finanziari” dell’Interpol e dalle forze dell’ordine nazionali.

Nel solo Sud Africa i due sospetti arrestati ad inizio mese erano ricercati per truffe online che hanno estorto alle vittime 1.8 milioni di dollari.

La linfa vitale del crimine organizzato

Nel corso della “settimana d’azione coordinata”(26-30 Settembre) le polizie di tutto il mondo hanno lanciato operazioni coordinate di contrasto contro individui legati al gruppo Black Axe, arrestando sospetti operatori criminali e money mules, hanno effettuato irruzioni, chiuso locali e sequestrato beni.

Due squadre di supporto operativo dell’Interpol sono state dispiegate in Sud Africa ed in Irlanda per aiutare nel coordinamento delle forze dell’ordine internazionali sul campo; inoltre, in Italia, i Carabinieri hanno effettuato tre arresti a Campobasso.

Questi sono i risultati totali dell’operazione:

  • 1.2 milioni di euro sequestrati in vari conti bancari
  • 75 arresti
  • 49 perquisizioni
  • 7 notizie rosa Interpol che dettagliano il modus operandi criminale
  • 6 notizie rosse Interpol che sono state emesse per i latitanti ricercati a livello internazionale

“I fondi finanziari illeciti costituiscono la linfa vitale della criminalità organizzata transnazionale ed abbiamo assistito a come i gruppi come Black Axe incanalino i soldi guadagnati dalle truffe internazionali online ad altri settori criminali come il traffico di droga ed il traffico di esseri umani; questi gruppi richiedono una risposta a livello globale” ha affermato Stephen Kavanagh, direttore esecutivo dei servizi di polizia dell’Interpol.

Stili di vita sontuosi

L’immensa quantità di beni sequestrati, tra cui 12.000 carte SIM, ha fornito nuovi spunti investigativi per le forze dell’ordine generando ben 13 rapporti analitici e consentendo alle forze dell’ordine di identificare più di 70 altri sospetti.

Lo stile di vita sontuoso e l’avidità di molti sospetti – presumibilmente pagati frodando le persone dei loro risparmi o con altre attività criminali – erano chiaramente visibili. Sono stati sequestrati vari beni di lusso, tra cui una proprietà residenziale, tre auto e decine di migliaia in contanti.

Inoltre, l’operazione ha visto l’INTERPOL implementare con successo il suo nuovo meccanismo globale di blocco dei pagamenti, noto come “Anti-Money Laundering Rapid Response Protocol (ARRP)”(Protocollo di risposta rapida contro il riciclaggio di denaro) attualmente nella sua fase di inizio. Utilizzato nell’ambito della task force contro il crimine finanziario globale dell’Interpol, l’ARRP consente ai paesi membri di intercettare rapidamente i proventi illeciti di reati.

“L’ARRP rappresenta un punto di svolta nella lotta contro la criminalità finanziaria globale, in cui la velocità e la cooperazione internazionale sono fondamentali per intercettare i fondi illeciti prima che scompaiano nelle tasche dei money mules all’estero” ha detto Rory Corcoran, direttore del “Centro Anticorruzione e Crimine Finanziario” dell’Interpol. “La Global Financial Crime Task Force dell’INTERPOL ha dimostrato una notevole efficacia nell’interrompere i flussi finanziari illeciti mettendo insieme esperti informatici e finanziari dei vari settori per rintracciare e bloccare le tracce di denaro criminale”.

Senza confini

L’operazione Jackal arriva insieme alla prima tavola rotonda dell’Interpol con la Financial Action Task Force(GAFI) avvenuta a Singapore il mese scorso nel corso della quale è stata lanciata una nuova iniziativa congiunta per combattere i flussi finanziari illeciti.

Secondo le Nazioni Unite, ogni anno vengono riciclati fino a 2 trilioni di dollari di fondi finanziari illeciti attraverso il sistema finanziario globale e si stima che meno dell’1% di questi fondi venga intercettato e recuperato.

“La frode è transnazionale, non ci sono confini” ha affermato il Sovrintendente Investigativo Michael Cryan del Garda National Economic Crime Bureau dell’Irlanda che ha partecipato all’operazione Jackal.

“Questo è un ottimo esempio dei risultati che si possono ottenere quando forze di polizia internazionali collaborano tra loro condividendo intelligence, informazioni e prove, grazie al supporto dell’Interpol le attività criminali possono essere notevolmente contrastate, rendendo la vita online più sicura per tutti”.

L’operazione Jackal è stata condotta sotto l’egida del progetto CEFIN, che prende di mira i cyber crimini finanziari ed è finanziato dalla Repubblica di Corea.

Questi sono i paesi che hanno partecipato all’operazione Jackal: Argentina, Australia, Costa d’Avorio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Malesia, Nigeria, Spagna, Sud Africa, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti.

Davide Santoro
Da sempre patito di sicurezza informatica e geopolitica cerca da sempre di unire queste due passioni, ultimamente ho trovato soddisfazione nell’analisi dei gruppi ransomware, si occupa principalmente di crittografia ed è un sostenitore del software libero.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Truffe e Schiavitù Digitali: La Cambogia è la Capitale Mondiale della Frode Online

Secondo un nuovo rapporto del gruppo per i diritti umani Amnesty International, pubblicato dopo quasi due anni di ricerche sulla situazione, la Cambogia resta un punto caldo sulla mappa mondiale della...

Dopo aver criptato mezzo mondo, Hunters International chiude! Distribuito gratuitamente il Decryptor

Hunters International, il gruppo responsabile di uno dei più grandi attacchi ransomware degli ultimi anni, ha annunciato ufficialmente la cessazione delle sue attività. In una dichiarazione ...

Da AI white ad AI black il passo è breve. Nuovi strumenti per Script Kiddies bussano alle porte

I ricercatori di Okta  hanno notato che aggressori sconosciuti stanno utilizzando lo strumento di intelligenza artificiale generativa v0 di Vercel per creare pagine false che imitano qu...

Se è gratuito, il prodotto sei tu. Google paga 314 milioni di dollari per violazione dei dati agli utenti Android

Google è al centro di un’imponente causa in California che si è conclusa con la decisione di pagare oltre 314 milioni di dollari agli utenti di smartphone Android nello stato. Una giu...

CTF di RHC 2025. Ingegneria sociale in gioco: scopri la quarta “flag” non risolta

La RHC Conference 2025, organizzata da Red Hot Cyber, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità italiana della cybersecurity, offrendo un ricco programma di talk, workshop e compet...