Redazione RHC : 14 Aprile 2025 18:41
I ricercatori della PCAutomotive hanno evidenziato diverse vulnerabilità nel veicolo elettrico Nissan Leaf. Gli esperti hanno dimostrato che i bug potrebbero essere utilizzati per l’hacking a distanza delle auto, la sorveglianza e l’intercettazione completa di varie funzioni.
PCAutomotive è specializzata in test di penetrazione e analisi delle minacce per il settore automobilistico e finanziario. La scorsa settimana, alla conferenza Black Hat Asia 2025, gli esperti hanno parlato dettagliatamente dell’attacco hacker alla Nissan Leaf.
L’oggetto dello studio era il veicolo elettrico Nissan Leaf di seconda generazione, lanciato nel 2020. Le vulnerabilità riscontrate al suo interno hanno consentito l’utilizzo delle funzioni Bluetooth del sistema di infotainment dell’auto per penetrare nella rete interna.
Cybersecurity Awareness per la tua azienda? Scopri BETTI RHC!Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Red hot cyber ha sviluppato da diversi anni una Graphic Novel, l'unica nel suo genere nel mondo, che consente di formare i dipendenti sulla sicurezza informatica attraverso la lettura di un fumetto. Scopri di più sul corso a fumetti di Red Hot Cyber. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Gli esperti sostengono che queste problematiche hanno consentito di aumentare i privilegi e di stabilire un canale di comunicazione con il server di controllo tramite comunicazioni cellulari, garantendo un accesso nascosto e costante al veicolo elettrico direttamente tramite Internet.
L’aggressore potrebbe sfruttare le vulnerabilità scoperte per spiare il proprietario di una Nissan Leaf, monitorando la posizione dell’auto, catturando screenshot del sistema di infotainment e persino registrando le conversazioni delle persone all’interno dell’auto.
Inoltre, i problemi consentivano il controllo a distanza di varie funzioni dell’auto, tra cui l’apertura delle portiere, dei tergicristalli, del clacson, degli specchietti, dei finestrini, dei fari e perfino del volante, anche durante la guida.
Alle vulnerabilità sono stati assegnati otto identificatori CVE: da CVE-2025-32056 a CVE-2025-32063.
I ricercatori hanno affermato che il processo di divulgazione delle informazioni sui bug è iniziato già nell’agosto 2023, ma gli specialisti Nissan hanno confermato l’esistenza dei problemi solo nel gennaio 2024 e l’assegnazione degli identificatori CVE ha richiesto circa un altro anno.
Oltre al loro rapporto, gli esperti hanno pubblicato un video in cui hanno chiaramente dimostrato come hanno utilizzato i loro exploit per hackerare da remoto una Nissan Leaf.
I rappresentanti della Nissan hanno dichiarato ai media che l’azienda non può divulgare dettagli sulle vulnerabilità e sulle misure di protezione adottate per motivi di sicurezza. Allo stesso tempo, l’azienda ha sottolineato che continuerà a sviluppare e implementare tecnologie per combattere gli attacchi informatici “per il bene della sicurezza e della tranquillità dei clienti”.
Il CERT-AGID ha rilevato una nuova variante del phishing ai danni di PagoPA. La campagna, ancora a tema multe come le precedenti, sfrutta questa volta un meccanismo di open redirect su domini legittim...
Jen-Hsun Huang, fondatore e CEO di Nvidia, ha rivelato che le recenti restrizioni all’esportazione hanno drasticamente ridotto la presenza dei chip AI dell’azienda in Cina, passando dal 95% a una ...
Il Giubileo 2025 a Roma rappresenta una sfida non solo per la gestione di milioni di pellegrini e turisti, ma anche per la protezione dello spazio aereo urbano. I droni, sempre più diffusi e accessib...
Il 15 ottobre 2025 segna un anniversario di eccezionale rilievo nella storia della sicurezza nazionale italiana: cento anni dalla nascita del Servizio Informazioni Militare (SIM), primo servizio di in...
Un nuovo post sul dark web offre l’accesso completo a migliaia di server e database MySQL appartenenti a provider italiani di hosting condiviso. Nelle ultime ore è apparso su un forum underground u...