Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Secure Boot compromesso: vulnerabilità UEFI consente l’installazione di bootkit!

Redazione RHC : 17 Gennaio 2025 15:21

Una vulnerabilità UEFI Secure Boot bypass (CVE-2024-7344) associata a un’applicazione firmata Microsoft può essere utilizzata per installare bootkit nonostante la protezione Secure Boot sia abilitata. L’applicazione UEFI vulnerabile viene utilizzata in diversi strumenti di ripristino del sistema di terze parti.

Il problema è dovuto al fatto che l’applicazione utilizza un bootloader PE personalizzato, che consente di caricare eventuali binari UEFI, anche se non sono firmati. In genere, le applicazioni UEFI si basano su LoadImage e StartImage, che controllano i file binari tramite il database di fiducia (db) e il database di revoca (dbx). Tuttavia, l’applicazione vulnerabile non esegue questa operazione.

In questo contesto, reloader.efi decodifica “manualmente” e carica in memoria i file binari da cloak.dat, che contiene l’immagine PE crittografata XOR. Di conseguenza, un utente malintenzionato può sostituire il bootloader del sistema operativo standard nella partizione EFI con il vulnerabile reloader.efi e inserire il dannoso cloak.dat. All’avvio del sistema, un bootloader personalizzato decodificherà ed eseguirà il file binario dannoso senza controllare il Secure Boot.




Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?

Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". 
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.  
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. 
Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com
Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

È stato segnalato che la vulnerabilità interessa le applicazioni UEFI utilizzate per il ripristino del sistema, la manutenzione del disco e il backup. Come scrivono gli analisti di ESET, i seguenti prodotti sono vulnerabili:

  • Howyar SysReturn (prima della versione 10.2.023_20240919);
  • Greenware GreenGuard (fino alla versione 10.2.023-20240927);
  • Radix SmartRecovery (fino alla versione 11.2.023-20240927);
  • Sistema Sanfong EZ-back (fino alla versione 10.3.024-20241127);
  • WASAY eRecoveryRX (fino alla versione 8.4.022-20241127);
  • CES NeoImpact (fino alla versione 10.1.024-20241127);
  • SignalComputer HDD King (fino alla versione 10.3.021-20241127).

Viene sottolineato che anche se questi programmi non sono installati sul computer preso di mira, gli aggressori possono comunque sfruttare CVE-2024-7344 distribuendo separatamente il vulnerabile reloader.efi. Si consiglia agli utenti di questi programmi di aggiornarli alle versioni più recenti il ​​prima possibile.

“Ora sorge la domanda in che misura tali metodi non sicuri siano diffusi tra i produttori di software UEFI di terze parti e quanti altri bootloader strani ma firmati possano esistere”, scrivono gli esperti di ESET. L’azienda ha pubblicato un video che mostra come la vulnerabilità può essere sfruttata anche su un sistema con Secure Boot abilitato.

Il problema è stato scoperto l’8 luglio 2024, dopodiché ESET ha segnalato l’informazione al Centro di coordinamento CERT (CERT/CC). Attualmente, i fornitori di software hanno già rilasciato patch e Microsoft ha revocato i certificati compromessi e corretto CVE-2024-7344 come parte del Patch Tuesday di gennaio.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Arriva Google CodeMender! Quando l’AI, trova il bug nel codice e lo ripara da sola
Di Redazione RHC - 07/10/2025

Sarebbe fantastico avere un agente AI capace di analizzare automaticamente il codice dei nostri progetti, individuare i bug di sicurezza, generare la correzione e pubblicarla subito in produzione. Epp...

L’ascesa dei Partner Digitali: l’AI diventa il rifugio per i wiresexual perché sicura, comoda e controllabile
Di Redazione RHC - 07/10/2025

La disillusione nei confronti degli incontri online spinge sempre più le donne a cercare intimità emotiva nel mondo virtuale. Sempre più donne si rivolgono all’intelligenza artificiale, ovvero ai...

RediShell: una RCE da score 10 vecchia di 13 anni è stata aggiornata in Redis
Di Redazione RHC - 07/10/2025

Una falla critica di 13 anni, nota come RediShell, presente in Redis, permette l’esecuzione di codice remoto (RCE) e offre agli aggressori la possibilità di acquisire il pieno controllo del sistema...

L’Italia nel mondo degli Zero Day c’è! Le prime CNA Italiane sono Leonardo e Almaviva!
Di Massimiliano Brolli - 06/10/2025

Se n’è parlato molto poco di questo avvenimento, che personalmente reputo strategicamente molto importante e segno di un forte cambiamento nella gestione delle vulnerabilità non documentate in Ita...

Apple nel mirino? Presunta rivendicazione di data breach da 9 GB su Darkforums
Di Inva Malaj - 05/10/2025

Autore: Inva Malaj e Raffaela Crisci 04/10/2025 – Darkforums.st: “303” Rivendica Data Breach di 9 GB su Apple.com Nelle prime ore del 4 ottobre 2025, sul forum underground Darkforums è comparsa...