Redazione RHC : 6 Ottobre 2023 19:11
Gli hacker del gruppo SiegedSec hanno affermato di essere riusciti nuovamente a compromettere alcuni siti web dell’alleanza NATO. Questa volta gli aggressori affermano di aver rubato più di 3.000 file e 9 GB di dati.
I rappresentanti di SiegedSec scrivono su X (ex Twitter) di essere riusciti ad hackerare sei portali web della NATO nello specifico:
I rappresentanti della NATO hanno confermato indirettamente ai media che l’attacco è effettivamente avvenuto riportando quanto segue: “La NATO affronta costantemente le minacce informatiche e prende sul serio la sicurezza informatica. Gli esperti informatici della NATO stanno affrontando gli incidenti che hanno interessato alcuni siti NATO non classificati. Sono state adottate ulteriori misure di sicurezza informatica. Le missioni, le operazioni e gli schieramenti della NATO non sono stati influenzati da questo attacco“.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence".
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Il gruppo SiegedSec, i cui membri si definiscono hacktivisti, attacca regolarmente le organizzazioni governative con le cui politiche non sono d’accordo.
Secondo gli specialisti della sicurezza informatica, SiegedSec non ha alcuna motivazione finanziaria. Ad esempio, all’inizio di quest’anno, il gruppo ha annunciato l’hacking della società di sviluppo Atlassian, dopo di che ha pubblicato i dati di migliaia di dipendenti, indirizzi e-mail, numeri di telefono, nomi e molto altro. Ciò significa che gli aggressori sono più interessati a divulgare i dati rubati o semplicemente a divertirsi in questo modo.
Il gruppo spesso sfrutta il caos che segue tali fughe di notizie per fare una dichiarazione.
Anche questa volta gli aggressori hanno pubblicato sul loro canale Telegram un collegamento a file presumibilmente rubati alla NATO e hanno commentato: “Gli incredibili hacker Siegedsec hanno attaccato di nuovo la NATO!!1!!!. NATO: 0. Siegedsec: 2.”
Questo modo di comunicare è tipico dell’hacktivismo dove la “platealità” è essenziale per divulgare le azioni svolte.
Questo è il secondo attacco alla NATO da parte di SiegedSec. Quest’estate il gruppo aveva già annunciato la compromissione del portale di cooperazione COI e il furto di dati. Successivamente gli esperti della società CloudSEK hanno studiato i dati pubblicati da SiegedSec e hanno riferito che la dimensione totale dei file è di 845 MB e contengono circa 8.000 righe di informazioni riservate sugli utenti, documenti non classificati e dati di accesso all’account.
Poi gli hacker hanno riferito che l’hacking del portale della NATO non era legato alla politica o ad un’operazione militare speciale, ma era “un attacco di ritorsione contro i paesi della NATO per i loro attacchi ai diritti umani (ed è anche divertente far trapelare documenti ^w^). “
Nella giornata di oggi, la nuova cyber-gang “The Gentlemen” rivendica all’interno del proprio Data Leak Site (DLS) al laboratorio Santa Rita. Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o t...
SAP ha reso disponibili degli aggiornamenti per la sicurezza Martedì, con l’obiettivo di risolvere varie vulnerabilità. Tra queste vulnerabilità, ve ne sono tre particolarmente critiche che si ve...
Ci stiamo avviando a passi da gigante vero l’uroboro, ovvero il serpente che mangia la sua stessa coda. Ne avevamo parlato qualche settimana fa che il traffico umano su internet è in calo vertigino...
A fine agosto, GreyNoise ha registrato un forte aumento dell’attività di scansione mirata ai dispositivi Cisco ASA. Gli esperti avvertono che tali ondate spesso precedono la scoperta di nuove vulne...
Con una drammatica inversione di tendenza, il Nepal ha revocato il blackout nazionale sui social media imposto la scorsa settimana dopo che aveva scatenato massicce proteste giovanili e causato almeno...