Redazione RHC : 22 Luglio 2022 22:27
Il software open source non ha sempre una buona reputazione nella sicurezza informatica, eppure guida le imprese spaziali commerciali come SpaceX e Starlink e, sempre più, gli sforzi spaziali militari statunitensi.
I fautori del software open source, al contrario del software proprietario, affermano che poiché chiunque può ispezionare o modificare il codice sorgente, i bug e le vulnerabilità sono più facilmente individuabili e risolvibili.
Ma la storia insegna che spesso molto di questi rimangono sconosciuti per anni.
PARTE LA PROMO ESTATE -40%
RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!
Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Come ha sottolineato l’esperto di sicurezza informatica Bruce Schneier
“Open source significa che il codice è disponibile per la valutazione della sicurezza, non che sia stato necessariamente valutato da qualcuno. Questa è una distinzione importante”.
Knausenberger, che ha parlato lunedì in un forum nell’ambito della serie America’s Future, ha riconosciuto le preoccupazioni comuni sul codice aperto. Ma, ha detto,
“Se stai prestando attenzione a quante persone stanno modificando quel codice, stai mitigando il rischio in modo significativo”.
Ha indicato una nota di gennaio del CIO del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti D’America John Sherman che incoraggia un uso più ampio del software open source purché sia fatto in sicurezza.
Una di queste misure di sicurezza è l’uso di container software, che consentono agli utenti di eseguire codice lontano dal sistema operativo.
La Platform One del Dipartimento della Difesa utilizza un servizio di container chiamato Iron Bank per fungere da repository in cui il software open source può essere archiviato e ispezionato prima dell’implementazione.
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti è ansioso di seguire l’innovazione che esce dal settore dello spazio commerciale sotto forma di lanci più economici e costruzione più rapida di satelliti.
Ma il Pentagono non è disposto a tollerare molti rischi per la sicurezza come fanno le aziende private, ha affermato Erin Miller, direttore esecutivo dello Space Information Sharing and Analysis Center, o ISAC.
“Per me, questa è una delle sfide più grandi ed è in realtà ciò che la Casa Bianca ha notato quando ha annunciato la necessità del progetto ISAC”.
Giovedì 16 luglio è stata una giornata significativa per i ricercatori di sicurezza informatica del team italiano Red Team Research (RTR) di TIM, che ha visto pubblicate cinque nuove vulnera...
Una falla critica nella sicurezza, relativa alla corruzione della memoria, è stata individuata nel noto software di archiviazione 7-Zip. Questa vulnerabilità può essere sfruttata da mal...
Una campagna di attacchi informatici avanzati è stata individuata che prende di mira i server Microsoft SharePoint. Questa minaccia si avvale di una serie di vulnerabilità, conosciuta come &...
La presentazione del Walker S2 rappresenta un importante passo avanti nell’autonomia operativa dei robot umanoidi. Grazie alla capacità di sostituire autonomamente la propria batteria, il ...
Secondo quanto riportato da Fast Technology il 18 luglio, Jen-Hsun Huang ha raccontato ai media cinesi le proprie origini, spiegando di essere nato cinese e poi diventato sinoamericano. Ha sottolineat...
Iscriviti alla newsletter settimanale di Red Hot Cyber per restare sempre aggiornato sulle ultime novità in cybersecurity e tecnologia digitale.
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006