
Redazione RHC : 17 Marzo 2024 08:26
Ma quale Echelon! Lo spionaggio arriva ad un nuovo livello!
SpaceX, la società di Elon Musk, ha stipulato un accordo da 1,8 miliardi di dollari con il National Reconnaissance Office (NRO) degli Stati Uniti per creare una rete di centinaia di satelliti spia.
Secondo quanto riferito, il progetto rafforza i legami tra l’impresa spaziale e le agenzie di sicurezza nazionali. Questa è la prima volta che viene rivelato che il contratto di SpaceX prevede la collaborazione con NRO.
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La rete è sviluppata dalla divisione Starshield di SpaceX con un contratto firmato nel 2021. Fonti che hanno familiarità con il programma affermano che l’iniziativa sottolinea la profondità del coinvolgimento di SpaceX nei progetti militari e di intelligence statunitensi. Dimostra i maggiori investimenti del Pentagono in vasti sistemi di satelliti in orbita terrestre bassa progettati per supportare le forze a terra.
Si prevede che la rete di satelliti sia in grado di tracciare obiettivi sul terreno e condividere tali dati con le agenzie di intelligence e militari statunitensi, consentendo al governo degli Stati Uniti di ottenere rapidamente immagini continue di attività sul terreno quasi ovunque nel mondo, facilitando l’intelligence e le forze armate. attività.
Dal 2020, circa una dozzina di prototipi sono stati lanciati in orbita in varie missioni a bordo dei razzi Falcon 9 di SpaceX. I dati della base spaziale statunitense indicano il lancio di diverse missioni SpaceX utilizzando satelliti non precedentemente annunciati né dalla società né dal governo. Secondo le fonti, questi dispositivi sono prototipi per la futura rete Starshield.
Il Pentagono è già uno dei principali clienti di SpaceX, poiché utilizza i suoi razzi Falcon 9 per lanciare carichi militari nello spazio. Si prevede che la rete Starshield sarà diversa da Starlink, la rete Internet commerciale a banda larga di SpaceX, che dispone di circa 5.500 satelliti e fornisce Internet in quasi tutto il mondo a consumatori, aziende e agenzie governative.
Il programma Starshield fa parte di una crescente competizione tra gli Stati Uniti e altre potenze per stabilire il dominio militare nello spazio. Si tratta di dispiegare una vasta rete di satelliti spia nell’orbita terrestre bassa invece di utilizzare veicoli spaziali ingombranti e costosi in orbite più alte. Questa costellazione a bassa orbita sarà in grado di fornire immagini più veloci e quasi continue della superficie terrestre.
Starshield amplierà in modo significativo le capacità di telerilevamento degli Stati Uniti. La rete sarà composta da grandi satelliti con potenti sensori per ottenere immagini, nonché da numerosi satelliti relè. Quest’ultimo trasmetterà dati di immagini e altre comunicazioni attraverso la rete utilizzando collegamenti laser intersatellitari, hanno detto persone vicine alla questione.
L’uso di dispositivi compatti e delle ultime tecnologie per la trasmissione dei dati intersatellitare consentirà di creare un sistema di ricognizione spaziale globale flessibile ed efficace di nuova generazione.
Redazione
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