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Tag: creatività

Il futuro della società nell’era dell’Intelligenza Artificiale

Oggi molti si chiedono quale impatto avrà la diffusione dell’Intelligenza Artificiale sulla nostra società. Tra le preoccupazioni più diffuse spicca quella della perdita di milioni di posti di lavoro e di una conseguente crisi economica senza precedenti. Per comprendere però a fondo ciò che sta accadendo vale la pena compiere una digressione storica. Millenni fa, l’umanità attraversò una trasformazione che avrebbe ridefinito per sempre il corso della civiltà: il passaggio da società di cacciatori-raccoglitori a comunità agricole. Non fu un semplice mutamento di stile di vita, ma una rivoluzione che liberò il bene più prezioso dell’esistenza umana: il tempo. Oggi, mentre l’Intelligenza

Quando l’IA scrive poesie: il futuro della creatività umana è finito?

Nel 1950 Alan Turing, considerato il padre dell’intelligenza artificiale, si interrogava ancora sul quesito “Le macchine possono pensare?”. Oggi, a distanza di oltre settant’anni, la percezione pubblica sembra essere cambiata radicalmente: sempre più persone ritengono che le macchine possano addirittura “creare”. Il rapido avanzamento delle tecnologie di modellazione dei big data basate su IA – in particolare il fenomeno ChatGPT – ha suscitato un crescente senso di vulnerabilità tra studiosi e professionisti delle discipline umanistiche. Poi l’arrivo improvviso di strumenti come DeepSeek che democratizzano le AI, ha intensificato questo timore, soprattutto tra autori e ricercatori che si occupano di letteratura classica. Grazie

Bill Gates: i programmatori non sono a rischio! L’AI è uno strumento, non un concorrente

L’intelligenza artificiale sta rapidamente cambiando le professioni tradizionali. Proprio ieri parlavamo che la richiesta di ingegneri del software negli ultimi 3 anni è calata del 71%. Ma secondo Bill Gates ci sono lavori che le macchine non saranno in grado di sostituire nemmeno tra cento anni. E non si riferisce a medici o artisti, ma ai programmatori. In una discussione sul futuro della tecnologia, Gates ha riconosciuto le sue preoccupazioni comuni: lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è al tempo stesso stimolante e terrificante. Il World Economic Forum prevede che l’automazione potrebbe distruggere circa 85 milioni di posti di lavoro entro il 2030, ma

Il Cyberpandino è pronto per il Mongol Rally 2025: RHC tifa per voi ragazzi! A tutto GAS digitale!

Il progetto Cyberpandino non è solo un’idea folle, ma una grande avventura su quattro ruote progettata e realizzata da due menti brillanti romane – Matteo Errera e Roberto Zaccardi – che hanno preso una Fiat Panda del 2003, pagata appena 800 €, e l’hanno trasformata in un vero laboratorio hi‑tech su ruote. Si tratta del cyberpandino, pronto ad affrontare ben 14.000 km di sterrati europei e asiatici per partecipare al leggendario Mongol Rally, un rally internazionale non competitivo gestito dalla società The Adventurists di Bristol che si svolge dal 2004. Il Mongol Rally Il Mongol Rally, nato come puro evento di beneficenza dal 2004 al

Cybersecurity e Emozioni: il Segreto per Evitare il Burnout e Sbloccare la Creatività

Le emozioni non sono solo una prerogativa degli individui, ma permeano anche gli ambienti lavorativi. Per lungo tempo, il mondo del lavoro è stato visto come un ambito esclusivamente razionale, dove le emozioni dovevano essere tenute a bada. Tuttavia, negli ultimi anni, è emersa sempre più chiaramente l’importanza di riconoscere e gestire le emozioni in ambito aziendale ed in particolar modo in quello informatico. Perché le emozioni contano in azienda? La gestione delle emozioni è un asset importante, è un tesoro nascosto. Un’azienda che valorizza e gestisce le emozioni dei suoi dipendenti, infatti, può trarre numerosi benefici, migliorando la produttività, la creatività

Creatività Umana vs. Creatività Computazionale: L’Intelligenza Artificiale Può Essere Creativa?

L’intelligenza artificiale può essere davvero creativa? Può un algoritmo generare idee originali, innovative, capaci di emozionarci e stupirci come le opere d’arte create dall’uomo?” Agli albori dell’informatica consumer, Steve Jobs, in un intervista, offrì una delle sue riflessioni più sagaci e famose, definendo il computer “una bicicletta per la mente”. Il computer avrebbe amplificato le capacità cognitive dell’uomo, permettendogli di esplorare nuovi orizzonti del pensiero. Seguendo l’esempio di Jobs, anche noi oggi dobbiamo interrogarci e riuscire ad immaginare il futuro dell’intelligenza artificiale, in particolare, alla sua capacità creativa. Cosa si intende esattamente per creatività? È la capacità di generare nuove idee, di trovare

La laurea in informatica non servirà più? Grazie all’intelligenza artificiale conterà più la creatività e l’innovazione

Se vuoi lavorare nel settore tecnologico, potresti non aver più bisogno di una laurea in informatica. Questo è ciò che Matthew Candy, partner gestionale globale di IBM per l’intelligenza artificiale generativa, ha dichiarato in una recente intervista. Candy ha affermato che l’intelligenza artificiale consentirebbe a chiunque abbia un’idea di creare prodotti senza dover codificare. “La velocità con cui le persone saranno in grado di avere un’idea, di testare l’idea, di realizzare qualcosa, sarà molto accelerata“, ha detto Candy nell’intervista. “Non sarà necessario avere una laurea in informatica per farlo”, ha aggiunto. Invece delle competenze tecniche, Candy ha affermato che le competenze trasversali come la creatività e

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